Roma, il piano d’assunzioni non convince LcR: “Numeri insufficienti”

L’ex Assessore al Personale e capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis, si fa portavoce dei dubbi espressi dalla LcR in merito al piano di assunzioni che il sindaco Gualtieri ha presentato e che porterà entro il 2023 a 1.500 assunzioni. Un piano che, secondo la Lista Civica Raggi, non prevede, però, abbastanza posti.

Lo dichiara De Santis in una nota: “La presentazione di un piano assunzionale susseguente alla tardiva approvazione del Bilancio attenua solo in minima parte le responsabilità di questa Amministrazione in merito alle gravi carenze di personale che affliggono la macchina amministrativa capitolina. La verità è una: le assunzioni disposte dalla Giunta Gualtieri – comprese le stabilizzazioni di educatrici e insegnanti presenti nella tanto criticata graduatoria unica da noi elaborata e adesso utilizzata proprio dai suoi detrattori – derivano solo ed esclusivamente dai concorsi banditi durante la gestione Raggi e il nuovo piano assunzionale, dopo quasi due anni di totale assenza di ciclicità e programmazione di nuovo concorsi, è del tutto insoddisfacente a colmare il gravissimo sottorganico”.

Si legge ancora nella nota: “Soprattutto per quel che concerne gli amministrativi, i numeri previsti dal nuovo piano sono largamente insufficienti con l’aggravante, per il 2024, di non poter probabilmente procedere a nuove assunzioni di amministrativi alla luce dell’inspiegabile rinvio del concorso di Polizia Locale che rischia di monopolizzare in toto le procedure di reclutamento nel 2024. Sostanzialmente un anno perso. Lo stesso rafforzamento del Corpo di Polizia Locale non sembra essere così imminente dal momento che nessun bando è stato ancora pubblicato mentre, piuttosto irrealisticamente, si parla di assunzioni che avverranno a partire da gennaio 2024. Bene le progressioni verticali, ma anche qui occorrerebbe che siano cicliche per dare a tutti la possibilità di fruirne senza che l’iniziativa diventi un semplice spot ‘una tantum’. A tal proposito, prendiamo atto che rimangono ancora fermi gli automatismi delle progressioni orizzontali che, invece, dovrebbero essere considerate un diritto dei dipendenti”.

Conclude De Santis: “Il Campidoglio avrebbe potuto, e soprattutto, dovuto fare di più in vista di importanti eventi di carattere mondiale quali il Giubileo e, probabilmente, l’Expo che Roma avrà l’onore e l’onere di ospitare nei prossimi anni”.

G. 



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