La Corte Costituzionale ritiene illegittima l’assegnazione di 8milioni di euro al Teatro Eliseo di Roma il cui direttore artistico e proprietario è Luca Barbareschi.
Finito sotto inchiesta penale e poi prosciolto per traffico illecito di influenze, il proprietario si vede di fronte ad una questione di illegittimità dell’attribuzione della cifra che all’epoca era stata decisa dal governo Gentiloni con la manovra bis del 2017. L’assegnazione al Teatro Eliseo è illegittima perché è un aiuto contrario all’art. 41 della Costituzione sulla libera concorrenza in quanto «pone un problema di differenziazione delle condizioni» tra chi opera nel mercato dell’offerta teatrale.
L’intera questione era stata sollevata dal Consiglio di Stato quando il Sistina, il Vittoria, il Parioli, l’Ambra Jovinelli, il Quirino e Cometa si erano rivolti al Tar, ma senza alcun esito positivo. Con la manovra bis del 2017 erano stati affidati 4 milioni di euro nel 2017 e altri 4 milioni nel 2018 al Teatro Eliseo «per spese ordinarie e straordinarie, al fine di garantire la continuità delle sue attività in occasione del centenario della fondazione».
L’Eliseo dovrà quindi restituire gli 8milioni con tanto di interessi. «Siamo molto soddisfatti per questa pronuncia che, anche se a distanza di tanto tempo, rende giustizia all’intera collettività», dichiara l’avvocato Marco Orlando, firmatario del ricorso assieme al professore Carlo Malinconico. Anche perché i fondi non venivano presi dal Fus, fondo unico per lo spettacolo dove ci si basa su valutazioni oggettive e proporzionati al valore dell’offerta culturale. Ma il tutto si è basato su valutazioni soggettive.