Il diabete rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria a Roma, con circa 150.000 persone affette dalla malattia, secondo gli ultimi dati disponibili. Questa condizione, spesso definita un “killer silenzioso,” continua a diffondersi con un incremento del 6,6% rispetto al 2019. Particolarmente preoccupante è la stima di 35.000 casi non diagnosticati, che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione sanitaria. La pandemia da Covid-19 ha avuto un ruolo significativo nell’aumentare la prevalenza del diabete di tipo 2, aggravando gli stili di vita già poco salutari. Tra i fattori di rischio principali si annoverano sedentarietà, alimentazione scorretta e abitudini dannose come il fumo.
Crescita dei casi di diabete
Negli ultimi anni, i numeri relativi al diabete di tipo 2 a Roma sono aumentati in modo significativo. Nel 2023, i pazienti diagnosticati erano 145.633, contro i 137.457 del 2019. Questo incremento di oltre 8.000 casi riflette una tendenza preoccupante, accentuata dagli effetti della pandemia.
Il lockdown ha favorito l’aumento di sedentarietà e obesità, fattori strettamente correlati all’insorgenza del diabete. Secondo gli esperti, il Covid-19 non solo ha ridotto l’attività fisica, ma ha anche portato a un peggioramento generale delle abitudini alimentari, incrementando il consumo di cibi poco salutari.
La sfida della diagnosi precoce
Un aspetto critico nella gestione del diabete è rappresentato dalla diagnosi precoce. Attualmente, molti individui convivono con la malattia senza esserne consapevoli, ritardando così il trattamento e aumentando il rischio di complicanze.
Il diabete, infatti, può causare danni cardiovascolari, neuropatie e persino predisporre a certi tipi di tumori. Gli esperti sottolineano l’importanza di controlli regolari, come semplici esami del sangue, per identificare la patologia in tempo utile. Inoltre, migliorare l’educazione sanitaria potrebbe contribuire a ridurre il numero di casi non diagnosticati.
Differenze di genere e ruolo dell’alimentazione
Le abitudini alimentari svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo del diabete, e i dati evidenziano una significativa differenza di genere. Gli uomini tendono a consumare maggiori quantità di carni lavorate, ricche di nitrati e conservanti, che aumentano il rischio di insulino-resistenza.
Questo comportamento alimentare, meno diffuso tra le donne, potrebbe spiegare la maggiore incidenza della malattia nel sesso maschile. Secondo uno studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele, l’educazione alimentare è fondamentale per prevenire alterazioni metaboliche legate all’eccesso di grasso corporeo.
La prevenzione del diabete
La prevenzione resta la chiave per affrontare l’epidemia di diabete a Roma. Gli specialisti raccomandano una dieta equilibrata, povera di zuccheri semplici e grassi saturi, associata a un’attività fisica regolare.
Anche il sonno gioca un ruolo cruciale: dormire meno di 6-7 ore a notte può aumentare il rischio di sviluppare la malattia. Investire in campagne di sensibilizzazione e programmi educativi potrebbe aiutare a ridurre l’impatto di questa condizione, alleggerendo al contempo il peso sul sistema sanitario.