“Venga il Natale della pace”. È l’auspicio che il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha rivolto alla folla di fedeli che ieri seri si sono ritrovati in piazza di S. Maria in Trastevere a Roma per la veglia di preghiera per la pace nel mondo organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio.
Pace, folla per la veglia di preghiera a Trastevere organizzata da Sant’Egidio
La veglia di preghiera presieduta dal cardinale zuppi è stata promossa da Sant’Egidio nella Giornata Internazionale dedicata ai diritti umani “di fronte al grave allargamento dei conflitti e all’allarmante minaccia di un confronto nucleare”. Centinaia le persone che si sono ritrovate in piazza a Trastevere con le fiaccole in mano per accendere una speranza con un appello alla pace.
In prima fila i rifugiati arrivati con i corridoi umanitari. Anche siriani. Insieme a persone comuni di tutte le età, molti giovani, rappresentanti di altre confessioni cristiane e per la Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo.
L’appello alla Comunità internazionale
“Cercare la pace non è un sogno di Natale. No, è una follia piuttosto credere di giocare con la guerra” ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei durante la veglia di preghiera. Aggiungendo che il Giubileo può essere un’opportunità per la pace. “La Comunità internazionale – ha aggiunto – si accordi per la pace giusta. Ci sono tanti modi perché la diplomazia possa essere aiutata. Per spazi di trattativa per una pace duratura. Può l’Europa rinunciare ad essere unita nell’arte del dialogo?”.
Zuppi ha evocato inoltre la “tempesta distruttiva degli ordigni nucleari. In pochi attimi viene sommersa la vita di milioni di persone”. “Ciascuno faccia la sua parte. Non si può essere spenti, bisogna scegliere la pace che è ‘dovere grave’, come diceva Paolo VI” ha sottolineato. Al termine sono stati citati i nomi di tutti i luoghi dove infuocano i conflitti.