E’ tempo di bilanci per il 2024! soprattutto se si parla di mercato immobiliare. Indubbiamente, tra fattori economici, tendenze sociali e politiche governative, le complessità aumentano sempre di più, anche negli ultimi mesi dell’anno. Il 2024 sembra segnare un anno di transizione, in cui il mercato immobiliare cerca di adattarsi a un contesto in continua evoluzione, con una visione orientata a lungo termine e una crescente attenzione in particolare all’internazionalità, alla sostenibilità e alle tecnologie verdi. Dopo un periodo di incertezze legato all’aumento dei tassi di interesse e alle sfide inflazionistiche, il settore mostra segnali di stabilizzazione, ma a ritmi disomogenei. Quali saranno le prospettive per il 2025?
L’esperto immobiliare, Vincenzo De Palo, premette infatti che “Il 2024 è stato un anno immobiliare abbastanza positivo. Sembra un paradosso rispetto agli ultimi vent’anni, ma l’Italia ha una posizione economica leggermente migliore addirittura della Germania. Questo perchè il lavoro fatto negli anni passati ed il lavoro legislativo che si sta facendo con tanti sforzi con un gioco di squadra da parte di tutti, a livello soprattutto di quello che è il ruolo dell’Italia, a livello internazionale, sta cominciando a dare i suoi frutti ma ovviamente bisogna fare ancora tantissimo. Nel contesto internazionale questo fattore svantaggia un po’ la Germania e avvantaggia un po’ l’Italia. In definitiva, il settore immobiliare nel 2025, dovrebbe davvero avere orientativamente un 2-3% in più di compravendite rispetto a quelle totali che ci sono state nel 2024”.
Come specificato più volte dall’esperto, si parla nel dettaglio, di un mercato immobiliare che deve ancora internazionalizzare se stesso, per lo meno del tutto. Le zone di provincia, in particolare modo sono quelle che necessitano dell’attivazione di questo processo. “Ancora sono convinte – afferma De Palo – che si possa vendere da quartiere in quartiere, poi tengono fermi i loro immobili in vendita per un anno e non sanno come fare, senza capire che oggi il mercato è così: può comprare il tuo vicino di casa, chi sta in un paese limitrofo oppure chi sta a Milano o all’estero”.
Per il 2025, si prospetta per lo più un andamento positivo per quanto concerne questo settore: Milano e Roma saranno i c’entri d’oro in cui “Roma non avrà i ritmi di Milano, però reggerà molto bene. E’ da vedere se i prezzi altissimi del Giubileo, continueranno ad essere tali. Tutto dipenderà dalla congiuntura internazionale”.
Agevolazioni: cosa c’è da migliorare?
Il problema fondamentale riguarda il potere d’acquisto delle famiglie italiane. “La situazione per i mutui dovrebbe sicuramente migliorare grazie alla decisione della Banca Centrale Europea. Bisognerebbe poi intervenire sulle donazioni. Infatti se il potere d’acquisto degli italiani diminuisce, aumentano le donazioni genitoriali, però le case donate sono vecchie e vanno ristrutturate. Se si abbassano le percentuali dei bonus ristrutturazioni, non andiamo da nessuna parte. La nostra generazione oggi è più povera di quella dei nostri genitori”.