Pensare una Roma diversa: l’associazione Caio annuncia la manifestazione in Campidoglio
Ospite in collegamento: avv. Giuseppe Libutti, coordinatore di “Caio”
“Rifiutiamo l’idea sposata dalla Giunta Gualtieri, così come dalle precedenti, di una città in cui le opere pubbliche sono pensate, giustificate e portate avanti, solo in favore di interessi privati, caratterizzate dalla speculazione economica, orientate a future rendite politiche, bisognose dei grandi eventi o ad esclusivo appannaggio del turismo di massa”.
Con queste parole una rete di associazioni, cittadini, residenti e comitati ha annunciato la mobilitazione del prossimo 7 dicembre, alle ore 15, sotto al Campidoglio: romani (e non) che vorrebbero una città diversa, una città a misura di cittadino, ecosostenibile, inclusiva, sicura.
Il Giubileo delle Persone – come è ormai definito da un po’ dalla giunta Gualtieri – è ormai alle porte, ma la data considerata importante da questi cittadini è quella del 7 dicembre con l’arrivo sulla piazza del Campidoglio, da ogni parte della città, “di tutte quelle voci, finora ignorate, che si battono in difesa di diritti primari, quali la salute della popolazione e la casa, contro il consumo di suolo a tutela degli ecosistemi e la salvaguardia dei beni e degli spazi pubblici” scrivono ancora sui social. L’Anno Santo visto come scusa: “I traguardi che si è posta la giunta hanno gli interessi dei grandi gruppi economici, i palazzinari e i fondi speculativi come motore” dice Giuseppe Libutti.
Le opere e i cantieri per il Giubileo (?)
Secondo Libutti la maggior parte delle opere previste, grandi o piccole che siano saranno terminate solo a Giubileo concluso e non porteranno ad alcun vantaggio per chi vive e abita la città: “Il caso del mega inceneritore di Santa Palomba con le popolazioni costrette a respirare veleni per almeno trent’anni o dei due impianti a biogas di Cesano e Casal Selce i cui lavori non sono neppure iniziati, o ancora il porto crocieristico di Fiumicino, rivelano chiaramente come Giubileo e poteri commissariali siano serviti da pretesto per ferire ulteriormente territori già gravemente colpiti”.
Parole forti quelle pronunciate verso il primo cittadino: “È autentico razzismo ambientale quello che connota l’azione della Giunta Gualtieri in materia. Le occasioni di profitto legate a queste opere vengono celate millantandone la portata strategica, pretendendo al contempo che non vi siano contrapposizioni, perché il manovratore non deve essere in nessun modo disturbato da chi dissente: i sindacati sono stati invitati a sottoscrivere un accordo per non proclamare scioperi in determinati periodi del 2025 e i movimenti a collaborare ad una pace sociale in cambio di qualche briciola”.
Insomma si preannuncia una mobilitazione tutt’altro che silente quella del 7 dicembre prossimo: l’appuntamento è alle 15 in Campidoglio.