Meno di 5 euro lordi per un’ora di lavoro. È quello che percepiscono i mimi al Teatro dell’Opera di Roma, una delle istituzioni più importanti e rappresentative nel panorama della lirica. Si parla di professionisti che svolgono tutte quelle azioni sceniche, coreografiche e interpretative che non richiedono l’uso della parola.
“Per una produzione di un mese, tra prove e repliche, il loro compenso netto si ferma a 500 euro” denuncia il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola.
Venerdì 29 novembre, a partire dalle 17, la Cgil sarà davanti al Teatro dell’Opera di Roma con un volantinaggio per sensibilizzare il pubblico sulle condizioni di lavoro “e per denunciare gli effetti devastanti che la legge di Bilancio del governo Meloni avrà sulle Fondazioni Lirico-Sinfoniche“. La Cgil chiede al Comune di Roma e alla Regione Lazio, soci della Fondazione, un confronto urgente per affrontare questi problemi.