La Polizia di Stato di Fiumicino, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Roma, a seguito di 30 denunce, ha arrestato 13 persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzate alla commissione di estorsioni e truffe aggravate dalla minorata difesa, mentre un ulteriore soggetto è ricercato per rispondere dei medesimi reati.
La banda, con il pretesto di eseguire spurghi fognari, inondava gli appartamenti di liquami per truffare ed estorcere denaro ai danni di cittadini di tutta Roma e della provincia. Tra le vittime molti ristoratori, professionisti del settore medico, avvocati, appartenenti all’ambiente ecclesiastico e alle fasce più deboli, come gli anziani, tutti clienti indifesi per età, lutti o vicissitudini varie, nonché per l’intuitiva impreparazione tecnica che scaturiva dalla improvvisa necessità di procedere allo spurgo di fognature intasate.
Ottenuti i primi guadagni illeciti, la banda ha pianificato l’estensione e l’allargamento in altre importanti città di Italia. Questa attività portava notevoli profitti che venivano ripartiti tra gli appartenenti alla banda, tanto che la ditta ha conseguito un volume d’affari stimato in oltre un milione di euro l’anno.