Fumogeni rossi, un grande manifesto con disegnata una bandiera della Palestina, e la scritta: “Cavour occupato“. Per la Palestina e contro il governo Meloni, dopo il Plinio nel weekend, a Roma è stato occupato anche il liceo Cavour.
“Continua l’opposizione al governo Meloni, le scuole diventano campi di battaglia politica – spiegano gli studenti in un comunicato -. In lotta contro l’escalation bellica in tutto il Medioriente di Israele, che da 75 anni opprime la Palestina, da un anno pratica un genocidio verso il popolo palestinese, massacra il popolo libanese, bombarda Iran e Yemen. Dalle scuole si alza la solidarietà alla resistenza palestinese”.
Molteplici le ragioni del dissenso, sintetizzate dalla formazione Osa in un attacco anche alla scuola del ministro Valditara, che a loro dire “alimenta le differenze sociali di partenza, è sempre più aziendalizzata e asservita all’interesse dei privati e abitua gli studenti a competitività e individualismo. L’unica prospettiva che ci garantisce – concludono – è un futuro da sfruttati e precari”.
La protesta al liceo Cavour non rappresenta solo un atto politico isolato, ma è parte di un movimento più ampio che chiede un cambiamento profondo nei modelli educativi e nelle scelte politiche del Paese.