Case popolari a Dragoncello, scoperte armi e bombe carta all’interno: scattano le manette per una famiglia. E’ emerso un vero e proprio arsenale tra le case popolari. A pagarne ‘dazio’ è un intero nucleo familiare.
Padre, madre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri. Ora le indagini si rivolgeranno alla ricostruzione delle dinamiche che hanno portato le armi fin lì e soprattutto, di chi fossero quelle armi. Il blitz è avvenuto nella zona di Dragoncello.
Blitz a Dragoncello, scoperto arsenale di armi
Un vero e proprio arsenale in una delle cantine di un palazzo popolare di via Alfredo Ottaviani, a Dragoncello, periferia a sud di Roma già teatro del maxi blitz dei carabinieri che, nella giornata del 20 novembre, ha sgominato una banda di pusher di Ostia. Nel corso delle operazioni che hanno portato all’arresto di 20 persone, il cane Olimpia del nucleo cinofili dell’Arma ha fiutato che qualcosa di sospetto in un locale di un’area condominiale usato da una famiglia, adiacente a un altro locale di uno degli indagati arrestati oggi.
È nato dunque un secondo blitz che non ha nulla a che fare con l’indagine che ha stroncato la banda di pusher. La famiglia, composta da madre, padre e figlio, estranei alla banda di Ostia, nascondeva 1.600 grammi di hashish, 78 bombe carta per un peso di oltre 10 chili di materiale esplodente, 44 bombe da mortaio, 6 pistole clandestine con 60 cartucce di vario calibro, un fucile sovrapposto calibro 20 comprensivo di 10 cartucce, 6 mila euro in contanti e 3 orologi di lusso rubati.
Ovviamente il materiale è stato sequestrato. Le persone che avevano la disponibilità del locale dove sono state trovate le armi e le bombe sono state arrestate in flagranza, in attesa della convalida. Non è escluso che la famiglia facesse da “retta”, ossia tenesse le armi e le bombe per qualcuno dietro compenso. Le indagini sono in corso.
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