Morti covid negli ospedali. “A Viso Scoperto” puntata del 19/11/2024, con Elisabetta Stellabotte, presidente comitato “L’altra Verità”, Cristina Fasani, comitato “L’altra Verità”, Alessia Petralia, presidente AIVIC – Associazione Italiana per le Vittime Covid, Ivana Costabile, vicepresidente AIVIC – Associazione Italiana per le Vittime Covid. Trovi la puntata completa qui.
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Morti covid negli ospedali. “A Viso Scoperto” puntata del 19/11/2024, con Elisabetta Stellabotte, presidente comitato “L’altra Verità”, Cristina Fasani, comitato “L’altra Verità”, Alessia Petralia, presidente AIVIC – Associazione Italiana per le Vittime Covid, Ivana Costabile, vicepresidente AIVIC – Associazione Italiana per le Vittime Covid.
La Commissione di inchiesta sul Covid
Ivana Costabile introduce e spiega che cosa è la commissione di inchiesta sul Covid.
“Le commissioni d’inchiesta parlamentari in Italia sono importanti, perché sono degli strumenti che la Costituzione prevede, per consentire al Parlamento di indagare. Certo, alla fine non si sostituiscono alla magistratura, ma hanno gli stessi poteri, ovvero quello di raccogliere informazioni, di audire, di raccogliere anche pareri di esperti. Questa commissione di recente istituita ha vari obiettivi, innanzitutto quello di verificare l’allocamento delle risorse finanziarie durante la pandemia e verificare se le informazioni date, soprattutto le informazioni ufficiali, ma anche le informazioni relative ai dati sanitari, erano informazioni esatte e capire se quelle previsioni sulle aperture, sulle chiusure erano valide. Capire un po’ anche il discorso della campagna vaccinale, l’efficacia, la validità. Quindi un’indagine a 360 gradi, un’indagine che porterà poi alla redazione di una relazione finale, che verrà presentata al Parlamento, con la quale non verrà messa una sentenza, ma alla fine verranno date delle raccomandazioni, dei suggerimenti per provvedimenti di legge o per misure amministrative. Quindi i lavori delle commissioni di inchiesta sono importantissimi, saranno lavori di lunga durata ma ci auspichiamo che raggiungano un risultato valido, che è appunto quello di capire come sono andate effettivamente le cose, durante il periodo pandemico. L’Aivic, la nostra associazione, è stata audita insieme ad altre associazioni. Diciamo che i primi lavori di questa commissione sono stati proprio dedicati all’audizione delle associazioni delle vittime covid. L’Aivic come altre associazioni sono state sentite dal presidente, l’onorevole Lisei, con grande attenzione”.
Morti di Covid o con il Covid?
Interviene Elisabetta Stellabotte;
“Con la nostra associazione parliamo di mala sanità, ma noi siamo convinte che ci sia un disegno più preciso. Abbiamo delle cartelle che abbiamo fatto periziare. dicono un po’quello che pensiamo noi, che non sono state morte Covid, ma sono stati portati alla morte, nei nostri casi sia per eutanasia che per infezioni batteriche o altro, quindi il Covid diciamo che forse…”
Sono morti di Covid o con il Covid?
“Sono morti con il Covid non a causa del Covid. Noi siamo state audite proprio nelle prime giornate insieme alle altre associazioni. Siamo state le terze ad essere audite. C’è stato un pochino di conflitto all’inizio. Non abbiamo ancora capito bene la causa, però… Diciamo che la nostra è stata un’audizione un pochino più vivace. Dal canto mio come Presidente di questo Comitato, trovarmi a parlare in aula con Giuseppe Conte che si è presentato qualche minuto prima, io personalmente l’ho vissuto come un affronto, come una mancanza di rispetto. Quindi la mia è stata una vera e propria accusa. Io sono entrata in aula accusando. Questi signori devono sapere che non è che noi andiamo lì a raccontare i fatti con leggerezza, questi signori devono sapere che noi siamo oltre ad avere un grosso dolore, siamo anche molto arrabbiati e non facciamo sconti a nessuno.
Elisabetta Stellabotte parla anche delle cure domiciliari mancati, dei protocolli ospedalieri incongrui, delle intubazioni, dei morti restituiti nei sacchi neri senza poterli nemmeno riconoscere … è il loro “fine pena mai”.
Conte mi ha fatto sentire la rappresentante dei cretini
Segue l’intervento di Alessia Petralia: “Noi siamo l’Associazione Italiana per le Vittime Covid. Questo significa che siamo un’associazione aperta, che abbraccia tutti i tipi di vittime della follia pandemica. Tengo sempre a precisarlo, perché noi non crediamo assolutamente che nessuno dei nostri cari sia morto per il Covid, ma che sono morti con il Covid. Per me è fondamentale dire questo, perché è necessario che arrivi a chiunque ci ascolta, l’idea che non è stato il Covid il problema reale. È stata tutta l’organizzazione che, per qualche motivo, ha fallito o forse ha centrato perfettamente il suo intento, cioè quello di fare fuori un po’di gente, questo lo sapremo un giorno. Anche noi siamo stati auditi nella prima giornata, la nostra è stata una audizione molto polemica. Devo dire che sono stata aggredita io mi sono sentita aggredita da una un’ondata di polemica assolutamente sterile, senza nessun fondamento, però posso dire anche che questa polemica mi ha fatto capire che chi ci stava ascoltando e chi mi ha attaccata si è sentito evidentemente molto minacciato e quindi non avendo nessun tipo di argomento. Anche Conte è intervenuto però, mi perdoni, non è quello il suo ruolo, già non dovrebbe essere lì, perché il fatto che è lì, vuol dire che non può essere audito”.
Oltretutto Conte non si è limitato a fare delle domande come avrebbe dovuto, ma è intervenuto con delle affermazioni tese a discolpare il suo operato.
Alessia Petralia prosegue:
“Delle affermazioni anche false, evidentemente mi ha recepita come la rappresentante di un popolo di cretini, perché si è permesso di dirmi che il suo intento non era quello di obbligare nessuno a fare nulla, era assolutamente contro tutti gli obblighi, ed era assolutamente per la libertà, in quel momento parlavamo dell’obbligo vaccinale, ma non è questo il punto. Il punto è che lui ha creduto, che io possa credere al fatto che non è stata colpa sua, che ci fossero gli obblighi vaccinali, perché a suo dire lui era per la libertà, ma poi è stato il Parlamento che ha deciso. Quando invece sappiamo tutti che erano dei DPCM e che quindi tutto è dipeso assolutamente da lui. Quindi questa cosa l’ho ritenuta veramente un affronto, come diceva la Stellabotte, è stata veramente una cosa di pessimo gusto”.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it