Jane Birkin: l’inventrice del Bohemien Cool (VIDEO)

Il personaggio del giorno: Jane Birkin

Jane Mallory Birkin, nacque a Londra il 14 dicembre del 1946. Oltre ad essere stata un’attrice e regista di notevole calibro, ebbe un importante successo nel mondo della musica e della moda. Ad oggi, viene definita l’inventrice dello stile Bohemien Cool.

La sua storia famigliare, fra le altre cose, è ricca di curiosità, a cominciare dal fatto che, i suoi parenti fecero fortuna con l’industria del merletto nel Nottinghamshire. La sua prozia inoltre, Winfred May Birken, si dice fosse amante dell’allora Principe di Galles Edoardo VIII.

Gli esordi di un’artista ineguagliabile 

La sua carriera iniziò in qualità di attrice teatrale, prendendo esempio dalla madre, all’età di diciassette anni. Quella era l’epoca della cosiddetta “Swinging London”, in cui si puntava al cambiamento all’insegna dell’ottimismo e dell’edonismo, fonti di nuove creazioni in campo artistico, musicale, della moda, fotografia e cinema. Solo dopo l’esordio come attrice, si immerse nel mondo della musica, spinta dal compositore inglese John Barry, l’autore delle musiche dei film di James Bond. Barry divenne anche suo marito, quando aveva solo diciannove anni e fu il padre della sua prima figlia: Kate Barry.

A tutto ciò si aggiunse anche un ricco percorso cinematografico, che iniziò con la pellicola di Richard LesterNon tutti ce l’hanno”. Fu con il film “Blow-Up” targato Michelangelo Antonioni, che raggiunse l’apice del successo e della celebrità, diventando icona dello “Swinging London” per le sue peculiarità fisiche e sensuali.

A proposito di sensualità…

A proposito di sensualità, il celebre singolo “Je t’aime… moi non plus” creò un grande scandalo. La canzone, che all’inizio fu pensata da Gainsbourg per Brigitte Bardot, è ricca di gemiti della Birkin e di parole che richiamano esplicitamente la descrizione di un rapporto sessuale. Provocò talmente tanto scandalo che nel 1969, fu esclusa dal programma radiofonico Hit Parade, definendola letteralmente “oscena”.

L’influenza nella moda

Jane fu un’artista che portò con se tanta rivoluzione: inventò il Bohemien Cool, quello stile caratterizzato da tessuti leggeri ma vaporosi, colori vivaci e motivi floreali, tipici degli anni sessanta e settanta e che ancora oggi è molto in voga. Ha imposto una nuova femminilità presentandosi con eleganza ma sfrontatezza, quegli stesi elementi che non hanno mai smesso di affascinare. Anni fa, Jean Touitou, chiese alla donna di disegnare una collezione con lo scopo di “perfezionare i suoi outfit quotidiani”. Per oltre trenta anni disegnò abiti che si concentravano sull’ essenziale: T-Shirt di cotone o di lino con scollatura bassa, un maglione cachemire “abbondante” e uno stile sempre British.

Molti si chiedono come ha fatto a diventare un’ispirazione per le donne di tutte le età e per stilisti di ogni provenienza… la risposta non ha nulla a che vedere con qualcosa di stravagante. “Una ragazza che indossa un cardigan di cachemire, un vecchio paio di Jeans e le scarpe da tennis” diceva.

Gli ultimi anni…

Negli anni duemila, Jane fu molto attiva anche in ambito sociale e umanitario, in particolare per chiedere la liberazione della leader birmana Aung San Suu Kyi nel 2008. Firmò assieme ad oltre duecento persone, la firmataria dell’appello contro il riscaldamento globale. Nel 2013, sua figlia Kate si uccise a Parigi dopo un lungo periodo di depressione: inutile dire che Jane ne fu devastata. Pochi anni dopo fu colpita da un ictus che superò molto rapidamente, ma il 16 luglio del 2023, venne ritrovata morta nella sua abitazione di Parigi. Aveva settanta sei anni. Non fu per lei un periodo semplice per quanto riguarda la salute: già nel 202 le era stata diagnosticata la leucemia, battaglia vinta. Poi l’ictus e poi la rottura di una scapola



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