Cresce il valore aggiunto in tutte le province italiane tra il 2022 e il 2023. È ancora il Nord Ovest a correre più veloce con +6,73%, inseguito dal Mezzogiorno con +6,59% a fronte di una media nazionale del +6,55%. Il Lazio è leggermente sopra la media con il +6,67%.
Per valore aggiunto, ovvero la produzione di beni e servizi, la regione è seconda dietro la Lombardia con il 10,99% del valore nazionale. Roma, con più di 172 miliardi, incide per l’82% sul totale di quanto rilascia al sistema Paese il territorio regionale. In valore assoluto, Roma nel 2023 è seconda nella graduatoria per valore aggiunto dopo Milano, ma in termini pro capite oggi è al nono posto, con un valore aggiunto che comunque è superiore del 26% al dato media nazionale.
A Roma, la Pubblica Amministrazione incide per quasi il 21% sul totale dei beni e servizi prodotti (a Milano per meno del 9%), ma è più produttiva del 16% rispetto al capoluogo meneghino, a smentire un luogo comune della modesta produttività.
Roma si caratterizza sempre più come una città terziaria, ma perde manifattura: oggi il settore manifatturiero pesa per appena il 4,1% sul complesso dei beni e servizi prodotti, a fronte del 48% delle attività del terziario di mercato (al netto della distribuzione e dei servizi di ospitalità).