La strage sulle strade non si ferma.
In quattro giorni 22 morti, e solo ieri, nella giornata in cui si ricorda chi perde la vita negli incidenti stradali, cinque vittime tra cui dei giovanissimi. Oltre al poliziotto che ha perso la vita all’alba a Torrevecchia. I dati sono forniti dall’Asaps, l’Associazione amici della polizia stradale, che per quest’anno al 10 novembre già conta 1254 vittime.
Ieri a Roma si è svolto un sit-in organizzato dal Movimento dei Pedoni insieme ad altre associazioni di familiari vittime sulle strade. Roma e il Lazio sono maglia nera in Italia per numero di vittime e incidenti stradali. Una strage silenziosa e costante, tanto che questi incidenti rappresentano oggi la principale causa di morte tra i bambini e i giovani adulti di età compresa tra 5 e 29 anni, e secondo quanto riferisce l’Onu, costano alla maggior parte dei paesi il 3% del prodotto interno lordo, un impatto devastante per le economie oltre che per le famiglie colpite.
Il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) attesta che il numero di vittime sulla strada in tutto il mondo rimane inaccettabilmente elevato, con circa 1,35 milioni di morti ogni anno.