Amar Kudin, il giovane poliziotto che ha perso la vita questa mattina a Roma a seguito di uno scontro tra volanti, era anche un rugbista di talento. Una carriera importante, spesa in squadre di altissimo livello nazionale come la Benetton Rugby e le Fiamme Ore. In questa stagione si era accasato al Civitavecchia, in Serie A, per dedicarsi al percorso professionale nella Polizia di Stato.
Kudin, il messaggio della federazione rugby
Andrea Duodo, presidente federale della Fererugby, ha espresso così il proprio cordoglio, a nome della federazione, per la scomparsa dell’agente di polizia: “Il Presidente federale Andrea Duodo ed il Consiglio esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Amar Kudin, agente della Polizia di Stato coinvolto questa mattina in un tragico incidente stradale alle porte di Roma nello svolgimento del proprio esercizio”, si legge in una nota.
Aggiunge il messaggio: “Originario di Makarska, in Croazia, si era trasferito giovanissimo in Italia con la famiglia, avvicinandosi al rugby con le giovanili della Benetton Rugby, per poi passare al Rugby San Donà nel massimo campionato seniores. Alla Benetton Rugby era rientrato nel 2014, disputando sei incontri con la Franchigia biancoverde tra URC e Coppe Europee, tornando al San Donà nel 2015/16 e successivamente passando alle Fiamme Oro, intraprendendo contestualmente la carriera di poliziotto e vestendo la maglia cremisi in 97 occasioni”.
E ancora: “Nella stagione 2024/25, dedicatosi interamente al percorso professionale in Polizia di Stato, si era accasato al Civitavecchia, in Serie A. Aveva rappresentato l’Italia come tallonatore dell’U20 azzurra in due incontri del Sei Nazioni 2011 di categoria. In sua memoria il Presidente federale ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d’Italia nel fine settimana”.