Roma, turisti come gladiatori al Colosseo: scatta la petizione contro l’accordo

Un’opportunità unica, almeno sulla carta: entrare nel Colosseo al tramonto, quando le porte si chiudono al pubblico, e vivere in prima persona l’esperienza di un gladiatore. Questa la proposta lanciata da Airbnb in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, che promette ai visitatori un’immersione totale nella cultura dell’antica Roma. Un evento esclusivo, disponibile in sole due date a maggio, che prevede una rievocazione accurata degli storici combattimenti nell’anfiteatro simbolo della città eterna.

L’accordo prevede che Airbnb investa 1,5 milioni per finanziare il progetto “Il Colosseo si racconta,” mirato al rinnovo dell’esposizione permanente all’interno dell’anfiteatro. Tuttavia, nonostante le nobili intenzioni, l’annuncio ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti, accendendo il dibattito sull’opportunità di legare un monumento di tale importanza storica a operazioni di marketing turistico.

Roma, polemiche dopo l’accordo

Tra le voci più critiche c’è quella dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, che ha definito l’iniziativa una vera e propria “mercificazione” del patrimonio culturale. Inoltre, l’opposizione all’evento si è rapidamente tradotta in una petizione online, che invita a riconsiderare l’intero progetto. Secondo i promotori, il Colosseo non è uno spazio adatto a simili iniziative, che rischiano di trasformarlo in un’attrazione commerciale, lontana dal rispetto per il suo valore storico e simbolico. L’obiettivo della petizione è quello di annullare l’accordo, salvaguardando la dignità del sito archeologico e promuovendo un uso più rispettoso del monumento.

Consigliere del gruppo misto capitolino Dario Nanni, promotore della raccolta firme lanciata su Change.org, dichiara: “Chiediamo che venga bloccato l’accordo con Airbnb per far combattere i turisti all’interno dell’arena come fossero dei gladiatori. L’immagine e la storia della nostra città vanno tutelate, preservare e trasmettesse nei modi e nelle forme migliori, non attraverso operazioni ludiche che hanno come unico obiettivo il business. Il Colosseo non è un oggetto di consumo, è un emblema di Roma e dell’Italia, un’icona indimenticabile della storia, non è in vendita né in affitto”.



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