L’Associazione Ncc Italia e un altro centinaio di ricorrenti, tra società e conducenti, hanno depositato oggi un ricorso al Tar del Lazio con cui hanno richiesto “l’annullamento del decreto interministeriale che disciplina le specifiche del Foglio di servizio elettronico per il noleggio con conducente“.
Lo annuncia l’associazione in una nota, preannunciando che “nelle prossime ore, oltre ad inviare una richiesta di incontro urgente, notificheremo una diffida formale al ministero dei Trasporti chiedendo di sospendere qualsiasi iniziativa collegata al decreto sul foglio di servizio elettronico e riservandoci di impugnare con ricorsi per motivi aggiunti ulteriori atti lesivi che il ministro Salvini vorrà porre in essere”.
Secondo Associazione Ncc Italia, con il decreto “il ministro Salvini, in sfregio alla legge 21-1992 taxi/ncc, ha provveduto ad apportare una nuova normativa allo svolgimento dell’attività di noleggio con conducente, celandola attraverso l’approvazione di un decreto ministeriale che vorrebbe introdurre vincoli e limiti illogici e illegittimi.
Un decreto fatto su misura per complicare, per far chiudere migliaia di imprese di noleggio con conducente, per limitare la libera iniziativa economica, regalando, di fatto, il mercato trasportistico italiano alle corporazioni taxi“.