Roma si prepara a una giornata di proteste e disagi oggi, venerdì 15 novembre, quando lo sciopero nazionale della scuola porterà in piazza studenti, docenti e personale educativo. Indetto dal sindacato Anief, lo sciopero denuncia il ricorso sistematico ai contratti a tempo determinato, chiedendo interventi su pensioni e riscatto gratuito degli anni universitari.
Studenti in protesta nel centro di Roma
La capitale sarà uno degli epicentri della mobilitazione. Oltre alle difficoltà nelle scuole, con possibili disservizi e alunni rimandati a casa, gli studenti hanno organizzato cortei che attraverseranno il centro cittadino. La manifestazione principale è prevista tra piazza Venezia e via dei Fori Imperiali, con migliaia di giovani pronti a far sentire la loro voce contro la precarietà e a sostegno del personale scolastico.
Modifiche alla viabilità
Oggi, dalle 8,30 alle 11,30, è in programma la manifestazione con corteo organizzata dalla Rete degli studenti medi da piazzale Ostiense a largo Bernardino da Feltre (Trastevere), nei pressi del ministero dell’Istruzione. Attese 800 persone – scrive il sito Romamobilita.it – percorreranno via Marmorata, piazza dell’Emporio, ponte Sublicio, piazza e via di Porta Portese, via Girolamo Induno e viale Trastevere. Possibili deviazioni o limitazioni per le linee 3nav, 8bus, H, 23, 30, 44, 75, 77, 83, 115, 170, 280, 715, 716, 718, 719, 769, 775 e 781.
Le motivazioni dello sciopero
Ha spiegato Anief: “Lo Stato, nonostante una precisa procedura di infrazione, ha ridotto l’organico di ruolo e ha raddoppiato l’organico a tempo determinato perpetrato l’abuso dei contratti a termine. Ha nel contempo innalzato l’età media degli insegnanti e del personale amministrativo superando persino la quota del 50% dell’organico over 50, a dispetto dell’alto tasso di burnout ravvisato nella categoria. E’ chiaro ed evidente che bisogna rivedere le regole sulle finestre d’uscita del personale scolastico che spesso ha titoli universitari che non sono riscattati per i costi onerosi nonostante siano necessari per accedere e svolgere la professione». A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. «Invece – sottolinea Pacifico – per il personale delle forze armate vige il riscatto gratuito, come pure la finestra che permette a 60 anni di andare in pensione senza alcuna penalizzazione sull’assegno pensionistico”.