L’inaugurazione del nuovo parco di via Celio Caldo, nel quartiere di Torre Angela, Roma Est, dedicato alle staffette partigiane, è stata segnata da accese polemiche. La cerimonia, andata in scena oggi tra gli applausi dei presenti, ha suscitato tensioni soprattutto a seguito di una mozione del Municipio VI, a maggioranza di centrodestra, che chiedeva di intitolare l’area a Norma Cossetto e ai martiri delle foibe.
Norma Cossetto, studentessa istriana vittima delle violenze partigiane jugoslave durante la Seconda Guerra Mondiale, è considerata un simbolo delle vittime delle foibe, e molti nel Municipio avevano sostenuto che il parco avrebbe dovuto portare il suo nome.
Torre Angela, le polemiche
La decisione di dedicare invece il parco alle staffette partigiane, donne che svolsero un ruolo chiave nella Resistenza italiana, ha attirato le critiche di alcuni gruppi di estrema destra, in particolare da parte di “Azione Frontale”, che sui social ha attaccato duramente la scelta, definendola un “atto di violenza” e un “ennesimo scempio”.
L’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio nel corso dell’inaugurazione ha dichiarato: “La resistenza non è stata un fatto di eroi ma di un popolo organizzato e messo in campo da giovanissimi che hanno sentito l’urgenza di combattere contro il nazifascismo e per costruire la democrazia. Le staffette non erano eroi, erano compagni, persone”, le parole riportate da Adnkronos.
Ha aggiunto Smeriglio: “Ci sono stati sì un po’ di schiamazzi ma lo diciamo da subito: saremo qui di nuovo domani, dopodomani e dopodomani ancora se ci saranno aggressioni, se ci saranno imbrattamenti, se ci saranno situazioni fuori dall’ordine costituzionale. Noi rappresentiamo lo spirito migliore di chi ha scritto e ha voluto la costituzione repubblicana”, ha concluso l’assessore.