Le Banche Centrali creano soldi e li prestano a debito agli Stati (VIDEO)

Gli assetti economico-sociali mondiali con i Paesi “Brics” stanno per cambiare? I Brics sono piu’ che mai intenzionati a creare un nuovo ordine finanziario per contrastare l’egemonia dell’Occidente; nello specifico gli USA con il loro Dollaro che e’ da sempre la valuta internazionale di riferimento, accettata ovunque, utilizzata per interscambiare oro e barili di petrolio. Gabriele Ceracchini, notissimo in Italia e in Europa per aver dato vita al culto “Neomondismo” -religione dove si “rivedono” i fruttariani, chi ha una visione della terra piana, quelli che vorrebbero un mondo diverso anche e soprattutto nell’economia- attacca le banche centrali.

La Cina ha creato lo Yuan digitale e, contrariamente ai Bitcoin, e’ strettamente collegato al valore reale dello Yuan monetario e cartaceo con l’intento di attivare una vera e propria “dedollarizzazione” su scala planetaria. Ci sta riuscendo secondo gli analisti, tanto che gli Usa -come dira’ poi lo stesso Ceracchini- hanno gia’ attivato una metodologia a loro cara: sanzioni pesanti per chi utilizzera’ quella moneta e tassazioni quasi inverosimili. L’Arabia Saudita e’ stata la prima potenza petrolifera e senza remore ad utilizzare lo Yuan digitale, relegando il Dollaro a piccole transazioni.

Gabriele Ceracchini, interpellato a riguardo da Henry Pass, ha detto testualmente che “Le Banche Centrali creano soldi dal nulla e li prestano agli Stati a debito”, riferendosi alla europea Bce e soprattutto alla statunitense Fed. Ha subito specificato che loro (i neomondisti) hanno una progettualita’ per avere una propria moneta interna, valutando anche la creazione di un’economia a credito. “Si fanno dibattiti su questioni che vogliono cambiare tutto e che in realta’ non vogliono cambiare niente” dice, con specifica allusione al fatto che l’occidente con il Dollaro e i Brics con lo Yuan digitale siano, e’ il caso di dire, due facce della stessa medaglia, non una vera e propria “rivoluzione economica” di questi ultimi (Brics e’ un acronimo onomatopeico e non in ordine di importanza che sta per Brasile, Russia, Cina, India, Sudafrica e tutti gli altri). Per Ceracchini e’ fuor di dubbio che ci sia un’egemonia americana e che altri la vogliano contrastare ma, dice “Sono giochi di potere che non cambiano il succo del discorso: la truffa di prestare a debito i soldi creati dal nulla agli Stati e questo lo fanno anche i paesi Brics!”. Con i Brics ci saranno cambiamenti, ma non fondamentali secondo Ceracchini.



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