Leggere è importante, ma soprattutto è da condividere. E per la prima volta in assoluto più di una scuola su due in Italia parteciperà ad un progetto importante: #ioleggoperché, il progetto nazionale di educazione e promozione della lettura organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. L’edizione di quest’anno, la nona, si terrà dal 9 al 17 novembre dove saranno coinvolti 4,2 milioni di studenti coinvolti da tutta Italia.
L’iniziativa è stata presentata a Roma presso la Sala Spadolini del ministero della Cultura. Si è discusso dei numeri record che hanno dato disponibilità a partecipare: in totale saranno 28.285 scuole, 350 nidi, 3.939 librerie. Per la prima volta più della metà delle scuole italiane partecipa all’iniziativa. Il progetto è di natura sociale, nato per rispondere all’esigenza delle scuole d libri nuovi e che da anni caratterizza il mondo del libro, le istituzioni, i media e tutti gli italiani.
Donare un libro può fare la differenza
Dal 9 al 17 novembre tutti saranno chiamati a dare il proprio contributo donando uno o più libri alle scuole. L’appuntamento è ormai attesissimo e coinvolge molte realtà: istituti, media, tutto il mondo del libro. Anche gli editori faranno la loro parte.
Il bisogno primario è quello di far nascere nuove biblioteche nelle scuole, come dice che il presidente di AIE, Innocenzo Cipolletta. “Donare un libro alle scuole è un gesto semplice che può però fare la differenza, lasciando per sempre un segno nel futuro di bambini e ragazzi, perché Il futuro inizia con un libro, come recita la campagna di comunicazione di questa edizione – ha sottolineato il -. Ogni libro donato non è solo una risorsa per il presente, ma un investimento: le biblioteche scolastiche sono vere e proprie infrastrutture della lettura e rappresentano una delle più grandi occasioni per bambini e ragazzi. Chi non le ha parte svantaggiato. Nasce da qui il senso di #ioleggoperché. E siamo tutti coinvolti e responsabili”.