Nel corso degli ultimi trent’anni, una delle tante tessere del puzzle sociale, che ha subito un ingente cambiamento, è proprio quella dell’industria musicale. Indubbiamente, uno dei fattori che ha influito di gran lunga, non può che essere quel bagaglio di visibilità offerto dai social, accompagnato dalla smania di notorietà e brama di followers. Tutto questo, ha portato inoltre, ad una differenza abissale nella struttura musicale, nella lunghezza, nella scelta dello stile, ma soprattutto nella “linguistica” adottata. A parlare di questa evoluzione e con i riflettori puntati sulle loro esperienze, i Whiteshark, Simo J. Roy e D. Scave, giovani emergenti, innamorati della verità.
Whiteshark: il duo che insegue la propria passione come fosse una preda
Si chiamano così, “Whiteshark” – “Squalo bianco”, un’identità che rispecchia pienamente il modo in cui vivono questo lavoro che è però soprattutto, una grande passione. “Non dormiamo la notte, preferiamo scrivere e mettere in concreto le nostre idee… Lo squalo bianco infatti è il predatore più forte che ci sia, non si volta mai indietro, e ci rappresenta molto“. E come lo squalo bianco insegue la sua preda, anche questi giovani artisti inseguono i loro obiettivi, raccontando la verità.
“Io e Simo J. Roy ci siamo conosciuti in alcuni contest ‘Free Style’. Si usava molto, tempo fa, scontrarsi a ‘Suon di rime’. Io notai lui, questo ragazzo, fortissimo. Mi aveva incuriosito perchè era troppo forte rispetto agli altri e c’è stata sintonia sin da subito. Successivamente ci siamo visti in studio, ci siamo accorsi i avere tante cose in comune, anche se siamo molto diversi… Si sà, il nero e il bianco, creano insieme, un altro colore… “
Sharkstar: solo vere emozioni
”Quando io e D. Scave abbiamo scritto questo brano, ‘Sharkstar’, ci siamo concentrati moltissimo sul fatto che le persone, quando ascoltano, devono impegnarsi duramente per far brillare la propria stella. E’ fondamentale che, quando qualcuno mette impegno e dedizione, riesca ad arrivare al proprio obiettivo. Volevamo dire che quando avete un sogno, bisogna sempre inseguirlo con caparbietà, forza, dedizione, impegno e tanto sacrificio”.
I ragazzi inoltre si propongono come “Voce di chi non ha voce”, condividendo il proprio lavoro con altre persone e portando in alto inclusività, espressione e anche la rabbia nei confronti di tutti quelli che sono indifferenti e omertosi, di fronte a ciò che succede nella realtà.
Si salvi chi può… e non dallo squalo bianco!
Raccontare la vita, i traumi, le relazioni, non è mai facile. Forse con la musica arriva meglio, ed il messaggio è ancora più impattante. L’amore, quello che è tale solo di nome ma in realtà nasconde ossessione e tossicità è il protagonista di “Si salvi chi può”. “Il titolo infatti – aggiunge D. Scave – fa capire che, anche se ci sono rapporti velenosi, tossici, c’è sempre una via d’uscita, basta volerlo!”
Progetti futuri: uno schiaffo all’omertà
Un nuovo singolo, tra i progetti futuri. Un nuovo singolo che racconta verità e realtà, non solo emozioni o sogni. Un singolo che si impone diversamente nell’industria musicale, scardinando nettamente quello che la musica tende oggi a proporre. “La gente dovrà pur smettere di far finta di nulla” dice Simo J. Roy…è sarà proprio il tema di “Degnami di uno sguardo… “