Robin Hood sbarca a Roma per sabotare i bed and breakfast del centro. Nel mirino del fuorilegge dal cappello verde, i locker: ovvero le scatolette con combinazione che contengono le chiave per permettere il check-in automatico a chi ha affittato casa nella Capitale. Lucchetti attaccati in ogni dove, nelle vicinanze del portone dove ci sono appartamenti trasformati in b&b. Soprattutto nel centro storico. E così per “denunciare la svendita della città al turismo mordi e fuggi che aliena e lascia per strada le persone che la abitano” è scattata la prima azione “contro Giubileo dei ricchi”.
Robin Hood a Roma contro il “Giubileo dei ricchi”: via i lucchetti dei b&b
E proprio in via di San Teodoro, nel cuore della città, a pochi passi dal Circo Massimo, è andato in scena il blitz a colpi di cesoie. Un gruppo di attivisti anonimi ha deciso di mettere in atto una protesta al grido “Basta turistificazione” ovvero l’overtourism colpevole per i novelli Robin Hood dell’aumento ‘monstre’ degli affitti di breve durata inoltre a discapito delle famiglie che cercano una casa dove vivere.
Gli affari sono affari, direbbe qualcuno. E’ decisamente più vantaggioso, economicamente, affittare gli appartamenti ai turisti chiedendo per pochi giorni quello che un tempo si pagava per un mese. Non sono della stessa opinione gli attivisti che appunto nottetempo, con il volto travisato, hanno tolto diversi smart lock, attaccati a un palo in via di San Teodoro e lasciato un avvertimento per i clienti: “Se stai cercando i locker e non li trovi leggi qua sotto”. Un lungo messaggio attaccato sullo stesso palo e con un cappello da Robin Hood appoggiato in cima.
Sfratti e cancellate
Tutto ripreso in un video con tanto di lettura del messaggio con in testa il cappello e sul viso un drappo nero. Nel lungo testo si fa riferimento al Giubileo. Un riferimento simile ai cartelli apparsi su viale Pretoriano qualche settimana fa dopo l’installazione della cancellata provvisoria. “Si dice che questo è il Giubileo dei poveri, – si legge nel testo – ma non sembra così. Per adesso sembra infatti un Giubileo dei ricchi, degli hotel di lusso. Un Giubileo di sfratti e di cancellate, che colpiscono chi è più fragile, chi non si può permettere i canoni degli affitti ben superiori a ciò che guadagnano in un mese di lavoro”.
“Se stai cercando i locker e non li trovi leggi qua sotto”
“Negli ultimi anni – si legge nella lettera – è stata registrata una crescita esponenziale nel prezzo degli affitti. Si parla di decine di punti percentuali a fronte degli stipendi delle persone che non crescono. Gli affitti a breve termine più redditizi divorano quelli a lungo periodo, togliendo spazio alle famiglie per crearne ai turisti. Questa tendenza è in aumento mentre ci avviciniamo all’anno del Giubileo e la città si prepara per accogliere milioni di turisti”.
Emergenza abitativa
“Sono oltre 50mila – continuano gli attivisti – le persone in emergenza abitativa soltanto a Roma, più che triplicate rispetto alle 16mila del 2022. Sono 18.500 le famiglie in attesa di casa popolare, migliaia quelle sotto sfratto. Eppure lo spazio c’è: secondo la Caritas infatti sono circa 100mila gli appartamenti sfitti, molti dei quali utilizzati dai turisti. Infine, nell’area metropolitana della Capitale si contano 22mila persone che vivono in strada”.
“Il sindaco Gualtieri dovrebbe garantire un patto sociale per il Giubileo”
Per questo spiegano nella lettera: “Ci ribelliamo, rimuoviamo questi lucchetti per denunciare la svendita della città al turismo mordi e fuggi che aliena e lascia per strada le persone che la abitano. Questa è solamente la prima azione che facciamo contro il vostro Giubileo dei ricchi. Il sindaco Gualtieri dovrebbe garantire un patto sociale per il Giubileo, che determini una soglia massima degli immobili adibiti agli affitti brevi in città. Che fermi la fame dei grandi proprietari a tutela di chi è fragile. Aiutateci, sabotiamo il Giubileo dei ricchi. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto alla casa. Costruiamo il giubileo dei poveri!”.
