Dizione. Scrivere correttamente è ciò che si insegna da sempre, ai bambini, nelle istituzioni scolastiche. L’ortografia infatti, si presenta come uno degli elementi primari e di fondamentale importanza, per imparare a padroneggiare il sistema linguistico. Vi siete mai chiesti perchè invece, non è previsto l’obbligo di insegnamento della corretta pronuncia delle parole? A parlare di questo, della dizione e dei suoi miti, è la Dottoressa Annalisa Peruzzi, Logopedista e LogoArtista.
Partiamo dal principio: cos’è la dizione?
”La dizione – esordisce la dottoressa – alle volte, è pubblicizzata in maniera molto pesante, quando invece può essere appresa anche in maniera divertente… Ci porta ad aprire tante porte e ci porta ad una concentrazione su noi stessi. Si definisce come lo studio dei suoni di una lingua, in questo caso l’Italiano. E’ molto vasta, ed è uno studio che comprende molto anche l’ascolto, di conseguenza ci da la possibilità di capire quello che diciamo e come lo diciamo… “
Miti da sfatare: dizione per professione, si o anche?
Secondo quanto spiegato dall’esperta, non solo sono i professionisti che lavorano con la voce a dover studiare dizione. Infatti ha aggiunto che: “La dizione può essere studiata da tutti, e io consiglierei anche dalla prima infanzia, perchè porterebbe il bambino ad avere quella famosa consapevolezza e a crescere già con un ascolto attivo… Parlare oltretutto di ascolto attivo, potrebbe, nella società attuale e ‘visiva’, risultare anacronistico, quando assolutamente non è così”.
L’A-B-C della dizione: tra respirazione, ritmo e molto altro
La pratica della dizione fra l’altro non va mai scorporata dallo studio della voce, anche se come precisa la Dottoressa Peruzzi, “Lo studio della dizione è una cosa, lo studio della voce è un’altra. Molto spesso ci sono corsi di dizione che trattano entrambi, assieme. L’importante è scorporarle all’inizio, per poi rimetterle insieme in modo tale da avere un bagaglio tecnico e avvincente che ci porta alla orma, famosa consapevolezza.” Respirare quindi, è estremamente importante, ma anche ascolto di se stessi per restare concentrati.
Perchè a scuola si insegna la corretta scrittura e non la corretta pronuncia?
L’ortografia si presenta da sempre, come uno degli elementi finalizzati ad imparare a padroneggiare il sistema linguistico. Quest’ultimo però non è unicamente composto dalla pratica scritta, ma soprattutto da quella verbale: perchè, quindi, non viene insegnata obbligatoriamente nelle scuole? A questa domanda, la dottoressa risponde che “Semplicemente, non è mai stato sollevato il problema. E’ chiaro che ci ritroviamo dopo tanti anni di istituzione scolastica, con un vuoto. Sarebbe opportuno introdurre la dizione come materia scolastica, proprio perchè andrebbe a prevenire i disturbi dell’apprendimento che potrebbero insorgere durante gli anni scolastici…In età adulta poi, il supporto di un professionista per approfondire, è sempre importante ”.
Esigenze patologiche
”Una persona può rivolgersi ad un logopedista, sia per studiare dizione, che per esigenze patologiche, ma non studia dizione per risolvere la patologia. Le due cose vanno distinte. A seguito di un incidente ad esempio, o per una malattia, si fa riabilitazione. Il corso di dizione con un logopedista invece è una abilitazione e non più riabilitazione”.
Esercizi utili a tutti
Quale potrebbe essere un esercizio utile a tutti, semplice da fare in qualunque luogo/momento della giornata? “Basta un bacio ed un sorriso” e non intende di certo, nel senso metaforico dell’espressione, ma propio un bacio e poi, subito dopo un sorriso “per aiutare l’articolazione vocale, aiutare la consapevolezza e per parlare in maniera più precisa, chiara”.