A “Roma di Sera” Alberto Campailla, Presidente dell’associazione “Nonna Roma”, che da anni dà pasti e assistenza ai tantissimi “senza dimora” della Capitale, commenta la situazione dopo lo sgombero della tendopoli in Viale Pretoriano e le tante polemiche su “cancellate” e “tecnostrutture” che il Campidoglio vuole mettere a San Lorenzo e non solo per dare riparo ai “clochard”.
Quali soluzioni?
“Noi siamo i primi a non volere che la gente dorma per strada – dice, ma la questione che ci preoccupa molto in vista del Giubileo non riguarda solo chi ha dipendenze, ma anche i tantissimi che ormai, anche italiani, non hanno più un’alternativa perché non riescono a pagarsi l’affitto di una casa… La situazione va vista in modo complessivo e lo abbiamo detto anche al Sindaco e alla Giunta. Servono posti letto, questo è il punto, altrimenti giriamo intorno al problema”.
“Abbiamo chiesto al Sindaco di non mettere le cancellate previste a Piazza Pepe, all’Esquilino, certo – spiega – perché non sono quelle le soluzioni. Ma la questione accoglienza va legata a quella abitativa… Aumentano tanto gli sfratti, di gente che magari fino a ieri aveva un lavoro e secondo noi non si possono fare sgomberi se prima non si è lavorato ad una alternativa vera”.
“Infatti ad inizio anno – conclude – il Campidoglio ci aveva garantito un Piano casa straordinario dell’abitare che prevedeva istituzione di un’agenzia e fondi, oltre a contributi all’affitto. Ma da allora di tutti questi strumenti per cui l’amministrazione si era impegnata non abbiamo visto nulla. Siamo fermi e questo è un grande campanello d’allarme perché il Giubileo comincerà tra due mesi”.
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