Sequestrate le due “torri gemelle” a Fiumicino. Le Fiamme Gialle hanno apposto i sigilli al complesso immobiliare di circa 25mila metri cubi che si trova nel cuore della città. Nell’edificio in fase di ultimazione, due torri alte 30 metri con affaccio sul Ponte 2 Giugno, sarebbero stati ospitati uffici, studi privati e appartamenti per circa 54 unità abitative.
Il condizionale è d’obbligo visto che secondo gli inquirenti la realizzazione sarebbe avvenuta senza “validi titoli edilizi” riuscendo così ad aumentare volumetrie e altezze. Il reato contestato a quattro persone è quello di lottizzazione abusiva, più altre violazioni al testo unico dell’edilizia. Denunciati per questo il direttore dei lavori, il progettista, il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori e il rappresentante legale della società costruttrice.
Lottizzazione abusiva a Fiumicino, sequestrate le due “torri gemelle”
Sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia, i militari della Stazione Navale di Civitavecchia guidati dal comandante, il Maggiore Aurelio Borgese, hanno quindi proceduto al sequestro penale del complesso immobiliare realizzato da una nota società di costruzione.
L’attività investigativa, coordinata dal procuratore capo, Alberto Liguori, coadiuvato dal sostituto procuratore della Repubblica, Marina Mannu, ha permesso ai militari di accertare che gli indagati, in concorso tra loro ed in ragione dei diversi ruoli svolti, avrebbero realizzato una lottizzazione abusiva dei terreni a scopo edilizio dove sorge l’attuale costruzione. La realizzazione dell’intero complesso immobiliare, ricadente in parte in area destinata a verde pubblico, sarebbe avvenuta in assenza di validi titoli edilizi.
Aumento di volumetria e di altezze
Secondo gli inquirenti infatti i titoli edilizi originariamente ottenuti sarebbero diventati illegittimi a seguito della presentazione di continue varianti in corso d’opera. Variazioni e modifiche non conformi al permesso a costruire che avrebbero consentito alla società costruttrice di conseguire un notevole vantaggio in termini di volumetria realizzabile.
Si sarebbe passati quindi da edifici di 5 piani al doppio, con un aumento anche dell’altezza delle torri, oltre 30 metri rispetto ai 28 attualmente previsti dal piano del Comune di Fiumicino. Secondo quanto si apprende inoltre per trasformare alcune aree da commerciale a residenziale sarebbero state “importate” delle cubature.
Quattro denunciati
In ragione degli elementi probatori raccolti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica competente 4 persone: il direttore dei lavori, il progettista, il rappresentante legale della ditta esecutrice dei lavori e il rappresentante legale della società costruttrice, per l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altre violazioni al testo unico dell’edilizia.
Il commento del costruttore: “Un sequestro preventivo per fatti puramente tecnici, ma abbiamo la dimostrazione documentale della conformità urbanistica”
In seguito al sequestro è intervenuto Palmerino Faratro, costruttore delle torri di Fiumicino che sottolinea: “Il sequestro effettuato oggi riguarda questioni esclusivamente tecniche, legate a presunte violazioni di volumetrie e destinazioni d’uso. Tutte le attività edilizie sono state realizzate in piena conformità con i permessi rilasciati dalle autorità competenti, sia comunali che regionali, usufruendo anche dello strumento del Piano Casa.”
“Sono assolutamente sereno – continua Faratro – riguardo la regolarità e la trasparenza delle procedure seguite. Confido nel poter dimostrare, attraverso la documentazione in nostro possesso, che non vi sono state irregolarità. Se ci sono stati errori da parte delle autorità che hanno rilasciato i permessi, questo sarà oggetto di ulteriori verifiche”.
“Voglio chiarire che il sequestro preventivo non ha alcun legame con questioni che riguardano la stabilità strutturale o altre tipologie di indagini. La questione è meramente urbanistica e documentale,” aggiunge il costruttore.
“Affronteremo questa fase con la massima cooperazione e apertura, pronti a fornire ogni chiarimento necessario e a porre rimedio a qualsiasi discrepanza che potrebbe emergere nel corso delle indagini. La nostra priorità rimane quella di garantire che tutte le nostre attività rispettino le normative vigenti, contribuendo positivamente allo sviluppo della comunità di Fiumicino” conclude Faratro.