Radioterapia, piccoli passi in avanti: la realizzazione è sempre più vicina
Ospite in collegamento: Francesco Baldini, giornalista di “Civonline“
Passi in avanti per la realizzazione del reparto di radioterapia presso l’ospedale San Paolo. Questa mattina, presso la Fondazione Cariciv, si è riunito il tavolo per la realizzazione presieduto dal vescovo Gianrico Ruzza, durante il quale sono state annunciate importanti novità riguardanti l’iter burocratico per l’attivazione del servizio.
Il presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, ha espresso grande soddisfazione «per l’andamento della riunione odierna del tavolo che non si riuniva da più di un anno e mezzo. Abbiamo ascoltato dichiarazioni importanti dalla Asl Roma 4, dal presidente del tavolo, il nostro vescovo, e dai medici coinvolti».
Durante l’incontro Roberto Di Cicco, direttore generale ff della Asl Roma 4, ha fornito aggiornamenti sugli sviluppi più recenti: «Siamo riusciti a inserire la radioterapia nella rete ospedaliera regionale. Il documento è stato già raccolto dagli uffici competenti e trasmesso al Ministero della Salute. Ora aspettiamo il via libera dal nucleo di valutazione per poter partire sia con la progettazione esecutiva dell’opera, sia con il reclutamento progressivo del personale. Sono fiducioso che nelle prossime settimane potremo avere novità concrete».
Un annuncio particolarmente atteso è arrivato anche dalla consigliera regionale Emanuela Mari (Fratelli d’Italia), che nei giorni scorsi ha detto: «Posso confermare che il servizio di radioterapia sarà ospitato dalla UOC di Radiologia presso l’ospedale San Paolo. Nelle settimane scorse, tra gli uffici regionali e la Asl Roma 4 si è tenuta una fitta corrispondenza, che ha consentito di chiarire gli aspetti burocratici e amministrativi legati alla partenza di questo servizio, tanto importante per gli utenti del nostro territorio che si trovano a dover affrontare penosi viaggi verso Roma e Viterbo per affrontare le sedute di radioterapia».
La consigliera Mari ha inoltre, oggi, aggiunto che la Asl Roma 4 è pronta a compiere i conseguenti passi amministrativi. Durante la riunione, la dottoressa Marina De Angelis, direttrice della UOC Radiologia della Asl Roma 4, ha illustrato l’importanza di questo servizio per i pazienti oncologici del territorio, spesso costretti a viaggiare quotidianamente per sottoporsi a cure lunghe e pesanti: «Siamo cautamente ottimisti e speriamo di essere ormai in dirittura d’arrivo. Mi preme sottolineare la grande attinenza tra la radiologia e la radioterapia accomunati dall’uso delle radiazioni ionizzanti. Per i pazienti oncologici questo servizio è essenziale».
L’associazione Adamo, da sempre impegnata al fianco dei malati oncologici, nei giorni scorsi ha ribadito l’urgenza di un’accelerazione dei tempi per garantire un’assistenza sanitaria più vicina ai cittadini. Grazie al lavoro sinergico tra istituzioni, Asl e rappresentanti sanitari, la realizzazione del reparto di radioterapia sembra sempre più vicino, un traguardo che rappresenta una risposta concreta ai bisogni del territorio e un segnale di speranza per tutti i pazienti oncologici e le loro famiglie.
Leggi anche: Omicidio Civitavecchia, fermato 41enne
Zls, D’Antò: “Opportunità cruciale per Civitavecchia”
“Accogliamo con soddisfazione la decisione della Regione Lazio di istituire una Zona Logistica Semplificata (ZLS) che collegherà 29 comuni alle aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti per potenziare infrastrutture e trasporti, incentivare investimenti, promuovere la crescita delle imprese e creare nuove opportunità di lavoro nei settori della Blue Economy e dell’eco-innovazione”.
Così l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Civitavecchia, Vincenzo D’Antò, commenta la scelta comunicata dalla Regione.
“La ZLS offrirà vantaggi significativi, tra cui agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche e il miglioramento delle connessioni ferroviarie e stradali. L’obiettivo è attrarre nuovi investimenti, rafforzare la competitività e integrare le aree costiere e interne, favorendo uno sviluppo economico sostenibile – ha aggiunto – per Civitavecchia, questa è un’opportunità cruciale, che auspichiamo possa stimolare le imprese ad investire sul nostro territorio. La Zls diventa così un ulteriore elemento da discutere al tavolo del MIMIT per agevolare il phase-out dal carbone e, insieme a interventi governativi mirati, può avviare quei processi di attrattività necessari per superare l’attuale clima di incertezza e preoccupazione”.
“Accogliamo positivamente anche le dichiarazioni del Vice Presidente della Regione Lazio, Angelilli, in merito all’istituzione di tavoli tecnici per chiarire il ruolo di Enel sul territorio durante e dopo il phase-out, garantire la continuità lavorativa per le imprese della filiera, e verificare la disponibilità di aree su cui l’Amministrazione Comunale sta svolgendo un lavoro considerevole. L’obiettivo è sviluppare progetti industriali e logistici che offrano soluzioni concrete all’occupazione locale”.
“Inoltre, il potenziamento del trasporto ferroviario a fini logistici, anche grazie alla ZLS, potrà ora ricevere l’attenzione necessaria per portare benefici a tutta la Regione. A questi tavoli di confronto, essenziali per definire il futuro di Civitavecchia – conclude D’Antò – l’Amministrazione Comunale garantirà convintamente un contributo qualificato, affinché si possano prendere le decisioni migliori sia per lo sviluppo economico che per la tutela ambientale del territorio”.
Housing first a via Giusti, appartamenti pronti: progetto al via
Il Servizio di Housing first a via Giusti è pronto a partire. Quello che per un periodo è stato definito come l’housing della discordia, tra ricorsi al Tar del Codacons sfrattato dai locali comunali e proteste dei residenti, ormai è praticamente ultimato e il progetto, modificato in corsa dalla precedente amministrazione è ormai quasi ultimato.
Come ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Antonella Maucioni «gli appartamenti sono stati completati e a breve ci sarà la consegna ufficiale dai Lavori pubblici ai Servizi sociali e poi avvieremo il servizio. Per quanto riguarda invece il Centro servizi ci sarà da pazientare ancora qualche mese per alcune problematiche che la ditta ha avuto».
Come funzionerà il progetto
Sarà una ATI formata da Croce rossa italiana, Alicenova e Comunità di Sant’Egidio ad occuparsi del servizio. Si tratterà di accoglienza temporanea con l’obiettivo di offrire progetti che possano portare ad un reinserimento nella società.
Come si leggeva nel bando per l’affidamento «il progetto prevede la ristrutturazione di 2 appartamenti di proprietà comunale, con l’eventualità di un terzo appartamento, destinando gli stessi ad alloggi per persone che vivono in condizioni di marginalità estrema, secondo la logica dell’Housing temporaneo, che vede nella casa il punto di partenza per progetti di vita che consentano un reinserimento sociale ed economico delle persone in stato di grave deprivazione».
Ci sarà poi un centro servizi con un team multidisciplinare composto da un assistente sociale, un educatore professionale, un operatore sociale, uno psicologo, un operatore socio-sanitario e un mediatore culturale. Si punterà a offrire percorsi cuciti sulla persona per un reinserimento nella società. Prevista anche una Stazione di posta.