Maxi sequestro di auto, moto, soldi, ma anche Rolex e vini pregiati a Latina. Un pusher “collezionista” amante delle belle cose e dei sigari di pregio con uno stile di vita ben sopra quelle che erano apparentemente le proprie possibilità economiche. L’uomo un 50enne di Latina risultava infatti senza lavoro e nullatenente. Invece con il traffico di droga avrebbe accumulato un patrimonio di oltre 1 milione di euro che è stato sequestrato oggi martedì 22 ottobre dalla Guardia di Finanza.
Latina, rolex e vini pregiati con il traffico di droga: maxi sequestro beni a pusher “collezionista”
I finanzieri del Comando Provinciale di Latina stanno eseguendo il provvedimento del Tribunale – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, emesso su richiesta della Procura di Latina, con cui è stato disposto il sequestro dei beni del valore di oltre 1 milione di euro appartenente a un noto soggetto di Latina considerato dagli inquirenti “socialmente pericoloso“.
In attività da almeno 20 anni
Dietro la facciata del nullatenente si nascondeva infatti uno stile di vita lussuoso, fatto di costosi orologi e vini pregiati. Tutto grazie all’attività di spaccio che avrebbe svolto nella provincia di Latina. Droga rifornita in diversi punti di approvvigionamento, nel capoluogo pontino, ma anche a Roma e fuori regione. Dalle indagini è risultato che l’uomo fin dal 2003 sia sia stato coinvolto sistematicamente in reati in materia di stupefacenti, facendolo finire in carcere in un’occasione una decina di anni fa.
Il patrimonio da 1 milione di euro
Le investigazioni patrimoniali condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria di Latina, hanno interessato l’intero nucleo familiare del soggetto, consentendo, allo stato, di dimostrare la presenza di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati. Un patrimonio diviso quasi a metà tra soldi, circa 500mila euro, e beni immobili auto, moto, orologi, gioielli di lusso e vini pregiati per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. beni che secondo gli investigatori sono frutto delle attività illecite.
“Il provvedimento ablativo del Tribunale di Roma, Sezione Misure di prevenzione, – spiega in una nota la Guardia di Finanza – è il risultato dell’impegno congiunto della Procura della Repubblica di Latina e della Guardia di Finanza, nel quadro delle strategie di aggressione patrimoniale dei beni acquisiti da soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose o che rappresentano il frutto o il reimpiego di attività illecite”.
