Nella mattinata di martedì 22 ottobre è iniziata l’operazione di sgombero dell’ex Hotel Petra, situato in via Sante Vandi, nel quartiere Romanina a sud di Roma. Il complesso abbandonato ospitava circa 90 persone, tra cui molte donne e bambini, in condizioni di grave fragilità. Si tratta del terzo sgombero in appena un mese per questi occupanti, la maggior parte dei quali proveniente da paesi dell’America Latina. Gli sgomberati erano già stati allontanati in precedenza dagli edifici occupati di via Silicella e dall’ex Hotel Cinecittà, quest’ultimo noto per le polemiche riguardanti problemi di sicurezza e attività illecite.
Il precedente sgombero dell’ex Hotel Cinecittà
L’ex Hotel Cinecittà è stato a lungo oggetto di attenzione da parte delle autorità per le numerose questioni di ordine pubblico e criminalità.
Dopo mesi di segnalazioni da parte dei residenti della zona, le forze dell’ordine hanno deciso di procedere con lo sgombero, il che ha portato allo sgombero di centinaia di persone, tra cui molte famiglie con bambini.
L’edificio, che da tempo era diventato rifugio per individui in situazioni di precarietà, è stato identificato come crocevia di attività illecite. Nonostante le critiche per il mancato ricollocamento degli sfollati, le operazioni si sono svolte in diverse fasi, con ulteriori sgomberi successivi dall’ex Hotel Jonio.
La nuova occupazione all’ex Hotel Petra
Dopo essere stati allontanati dall’ex Hotel Cinecittà e dall’ex Hotel Jonio, molti degli sfollati hanno trovato rifugio nell’ex Hotel Petra, una struttura abbandonata nella zona di Romanina.
Circa 100 persone, incluse famiglie e minori, si sono introdotte nell’edificio nelle ore serali, trovandosi nuovamente senza una sistemazione stabile. Le forze dell’ordine hanno subito avviato un monitoraggio costante della situazione e, come confermato dalla questura di Roma, hanno deciso di intervenire per ristabilire la legalità nella zona.
Tuttavia, la mancanza di soluzioni abitative alternative rimane un nodo cruciale, con molti sfollati che non hanno altra scelta se non continuare a occupare edifici vuoti.
Il ruolo dei servizi sociali
Le operazioni di sgombero sollevano importanti questioni sociali e logistiche. Rosa Ferraro, presidente della commissione delle Politiche Sociali, ha sottolineato come, se da un lato l’intervento delle forze dell’ordine sia stato visto come un passo necessario per ripristinare la legalità, dall’altro ha lasciato molte famiglie, incluse numerose con bambini piccoli, senza un tetto.
Ferraro ha inoltre evidenziato la carenza di coordinamento tra le autorità e i servizi sociali per gestire l’emergenza abitativa, un problema che si aggrava con ogni nuovo sgombero.
Il commento del presidente del VII Municipio
“Questa mattina all’ex Hotel Petra c’è stato un intervento delle forze dell’ordine. Ringrazio la prefettura, il prefetto dottor Giannini, la dottoressa Suppa che avevano assicurato un’attenzione su questo tema e una pronta soluzione” ha dichiarato Francesco Laddaga, presidente del VII Municipio.
“Così dopo neanche una settimana dall’occupazione l’hotel oggi è stato sgomberato. Una quindicina delle 45 persone presenti erano prive di documenti e quindi sono state prese in carico dall’ufficio immigrazione. Gli altri sono stati tutti identificati, l’hotel ora è libero. Insomma lo sgombero è stato fatto senza particolari problemi, quindi grazie a tutte le forze dell’ordine e di nuovo alla prefettura”.