Pesanti le parole pronunciate dal titolare di un forno di Latina ai danni di un suo dipendente trentacinquenne originario del Bangladesh, che giovedì mattina si è rifiutato di guidare il furgone dell’attività commerciale poiché sarebbe una mansione che non gli compete. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il datore di lavoro, che lo ha colpito con un pugno in volto mandandolo all’ospedale Goretti, dove è stato refertato con una prognosi di quattro giorni.
La vittima, nella denuncia in questura, ha raccontato che il suo aggressore, dopo essere stato bloccato dai presenti, lo avrebbe anche minacciato dicendogli: “Io ti ammazzo e ti rovino la vita, io ho i soldi per fare una guerra“. “Dopo la vicenda di Satnam Singh bisogna stare attenti affinché questi episodi di violenza non trovino spazio e attecchiscano nella comunità del lavoro” commenta il segretario generale della Cisl di Latina Roberto Cecere, che aggiunge di “aver avuto direttamente un colloquio con il dipendente del forno, che lavora sul posto dal 2015. La sua serietà è dimostrata dalla lunga permanenza sia in Italia che in questa attività; tutto evidenzia, con molta probabilità, un colpo di testa inaccettabile dell’imprenditore”. Cecere assicura che “il sindacato difenderà il lavoratore e verrà assistito fino a che non avrà le sue ragioni e i suoi diritti”.