Sono arrivati a Roma da tutta Italia, 20mila metalmeccanici, per la manifestazione nazionale indetta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, uniti dallo slogan «Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto». Obiettivo: difendere l’occupazione e rilanciare il futuro dell’industria dell’auto in Italia, a partire dai siti Stellantis. Lo sciopero è partito dal primo turno di lavoro, e il corteo è partito da piazza Barberini, sfilando per le vie del centro fino ad arrivare a piazza del Popolo. Erano presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, così come le delegazioni di sindacati europei e mondiali.
In piazza anche la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5s Giuseppe Conte, entrambi hanno incontrato e ascoltato le richieste degli operai presenti, assicurando un impegno comune sull’automotive. Per i sindacati, «Stellantis in Italia e in generale l’automotive in Europa sono al collasso. Sono irrimediabilmente a rischio la prospettiva industriale e occupazionale» e per questo, come si legge nel volantino dello sciopero, «sono urgenti risposte da parte dell’Ue, governo, Stellantis e aziende della componentistica».