A smascherare la badante sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza piazzate dalle figlie dell’anziano in ogni angolo di casa. Il gup Elvira Tamburelli ha accolto la richiesta di condanna avanzata dal pm Edoardo De Santis al termine della lunga requisitoria, con la condanna a 5 anni e 4 mesi di carcere dopo rito abbreviato. La donna, 55enne badante rumena, è agli arresti domiciliari dallo scorso 25 febbraio.
Fondamentali per la ricostruzione della vicenda sono state anche le testimonianze dei vicini di casa, che hanno raccontato di avere sentito più volte pianti e urla dell’anziano che la donna doveva accudire. Lui era costretto a letto per l’invalidità, e le angherie diventavano sempre più insistenti, con segni di lividi sul corpo. A quel punto, le figlie hanno fatto installare le telecamere in casa e in un video è stato ripreso il momento in cui la badante prendeva l’anziano per la testa e gliela sbatteva sulla ringhiera del letto, urlandogli anche insulti. Prove decisive per la convalida dell’arresto.