Francis Ford Coppola, uno dei più grandi maestri del cinema mondiale, è stato onorato con la Lupa Capitolina, uno dei riconoscimenti più prestigiosi della città di Roma. Durante la cerimonia tenutasi nella sala Giulio Cesare in Campidoglio, il sindaco Roberto Gualtieri ha consegnato personalmente il premio, rendendo omaggio al regista per il suo contributo al cinema e per il profondo legame con l’Italia. Questo forte legame con le sue radici ha permeato gran parte della sua carriera, influenzando i temi e lo stile dei suoi film, riconosciuti a livello mondiale. Durante un colloquio privato, il sindaco Gualtieri ha rivelato con sorpresa che Coppola conosce anche il dialetto romano, raccontando di aver cantato insieme a lui il celebre brano “Roma nun fa la stupida stasera”.
Il legame di Coppola con l’Italia e Roma
“Ringrazio i miei nonni per essere italiano. Il mio pensiero va a loro” ha affermato il regista. “Maestro, Roma le vuole bene e l’abbraccia con l’auspicio di poter continuare a condividere con lei tanti altri capolavori” ha risposto il sindaco Gualtieri. “Durante un colloquio privato, ho scoperto che Coppola sa anche il dialetto romano. Mi ha cantato ‘Roma nun fa la stupida stasera’” ha svelato il primo cittadino.
“Il suo legame con l’Italia e l’italianità è viscerale perché le sue origini sono nel nostro Paese. Dentro i suoi film c’è molto cinema italiano. I suoi capolavori, che hanno fatto la storia del cinema mondiale, sono contaminati da Fellini, Antonioni e Rossellini” ha ricordato Gualtieri.
“Ci regala un film coraggioso e visionario” ha poi detto su Megapolis. “Un omaggio alla nostra città ma anche un dramma sul ruolo della politica e sulla democrazia in un periodo storico particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo”.
Il ringraziamento di Gualtieri a Coppola
Durante la cerimonia, Gualtieri ha elogiato la carriera di Coppola, sottolineando il suo talento e la capacità di raccontare storie che hanno cambiato la percezione del cinema.
Coppola è “da sempre avanti con i tempi raccontando storie di ogni genere con uno stile e talento che solo un grande Maestro del cinema possiede, con il coraggio di chi ha saputo interpretare la realtà nelle sue forme più crude e violente anche quando alcuni argomenti erano un tabù” ha sottolineato Gualtieri.
