A Roma, in vista del Giubileo, un blitz della Guardia di Finanza ha messo in luce una rivendita di oggetti votivi potenzialmente pericolosi, sprovvisti delle indicazioni minime in lingua italiana, in violazione della normativa. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, che al termine dei controlli hanno sequestrato oltre 6 milioni di articoli religiosi di vario genere, la maggior parte con le immagini di papa Francesco, di Giovanni Paolo II e della basilica di San Pietro.
Il blitz è scattato in via Filippo Turati e alla fine i finanzieri hanno segnalato alla Camera di Commercio il titolare della rivendita, di nazionalità cinese, per violazione del «Codice del consumo». L’operazione si inserisce nel quadro di un piano straordinario di controlli attuato dalle Fiamme gialle romane, in vista del vicino Giubileo, che ha portato al sequestro di bracciali, rosari, portachiavi, crocifissi e posaceneri sprovvisti delle indicazioni minime in lingua italiana, in violazione della normativa comunitaria e nazionale.
Già la scorsa settimana, passando al setaccio i negozi del centro storico, i finanzieri avevano sequestrato medagliette, rosari, bracciali e altri oggetti votivi con i loghi della «Tiara papale» e del «Giubileo 2025-Pellegrini di speranza», marchio distintivo dell’evento registrato in Vaticano ma riprodotto in modo fasullo e, anche in quel caso, utilizzando materiali di dubbia qualità potenzialmente pericolosi per la salute.