Immigrazione: Narrazione e realtà̀. “A Viso Scoperto” puntata del 11/10/2024. Altri video su questo argomento qui.
Immigrazione: il mantra dell’accoglienza
Qualche Domenica fa, a Messa, il sacerdote di è lanciato in un’omelia pro accoglienza indiscriminata. Al di là dell’utilizzo politico dell’altare che andrebbe sempre evitato, prendiamo spunto dalle sue affermazioni per comprendere se l’immigrazione aiuta a contrastare la povertà.
Dal Vangelo secondo Marco – Mc 9,33-37
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Il succo dell’omelia era che tutte le persone che immigrano nel nostro paese sono come quel bambino, quindi accogliendole noi accogliamo Gesù.
Il sacerdote dimentica due aspetti fondamentali riguardo all’immigrazione: Il primo è il pensiero di Papa Benedetto XVI: “Il primo diritto di ogni essere umano è quello di poter vivere dignitosamente nella terra dove nasce”, che direi che è abbastanza chiaro.
Il secondo punto è che il bambino che indica Gesù non arriverà mai qui in Italia o in Europa, perché i poveri, quelli veri, non hanno nessuna possibilità di immigrare, in altre parole se vogliamo accogliere quel bambino dobbiamo aiutarlo nella sua terra, creare le condizioni affinché la povertà sia eliminata, almeno quella estrema.
L’immigrazione può contribuire a ridurre la povertà nel mondo?
L’immigrazione di massa ovvero l’accoglienza indiscriminata può contribuire a ridurre la povertà nel mondo, questo è quello che ci raccontano, ebbene questa affermazione non è vera, ma è vero il contrario.
Secondo le stime della Banca Mondiale circa 700 milioni di persone al mondo vivono in condizioni di povertà estrema, ovvero con meno di 2,15 dollari al giorno.
Ma è evidente che chi vive con meno di 2,15 dollari al giorno non ha nulla, quindi i poveri nel mondo sono ragionevolmente qualche miliardo.
- 448 milioni di persone si trovano in Africa Sub-Sahariana (pari al 62,93% del totale delle persone che nel mondo vivono con meno di 2,15 dollari al giorno);
- 186,85 milioni di trovano in Asia Meridionale (26,24%).
Prendiamo come esempio la sola l’Africa sub Sahariana, che nel 2006 contava una popolazione di 770,3 milioni di persone.
l’Africa subsahariana ha visto un aumento del numero di persone in povertà estrema tra il 1990 e il 2022. Passando da 282,81 milioni a 448 milioni, la regione ha registrato un preoccupante incremento del 60%, risultando l’unica area del mondo in cui la povertà estrema non solo non è diminuita, ma è addirittura peggiorata.
L’Africa subsahariana ha la popolazione più giovane del mondo, con il 43% dei suoi abitanti di età inferiore ai 15 anni. La popolazione di 25 Paesi raddoppierà almeno tra il 2020 e il 2050; tra questi Angola e Benin dovrebbero crescere di almeno il 150% rispetto alla loro popolazione attuale.
Questo significa che, a meno di una drastica riduzione della povertà, la parte di popolazione che vive con meno di 2,15 dollari al giorno potrebbe raddoppiare nei prossimi 25 anni, passando da 448 a quasi 1 miliardo di persone. Un aumento di circa 18 milioni di persone ogni anno.
Questo significa che se anche se la UE accogliesse 18 milioni di subsahariani ogni anno, cosa evidentemente impossibile, la situazione non cambierebbe di una virgola. E questo riguarda solo l’Africa sub sahariana non il resto dei poveri nel mondo, che come detto sono miliardi di persone.
La situazione dell’immigrazione in Italia
Dati di datacatalog.worldbank.org
nel 2022 arrivate in Ue più di 5 milioni di persone. In Italia nel 2022 sono entrati 7 immigrati ogni mille abitanti: 411 mila persone su una popolazione di 58.997 milioni. Di questi, 74,5 mila erano già in possesso della cittadinanza italiana e 49,4 mila hanno scelto di spostarsi in Italia da un altro Stato membro. Nel 2022, dal resto del mondo sono quindi arrivati nello Stivale 287 mila immigrati.
Nel 2023 sono sbarcati in Italia circa 158 mila migranti, il 50% in più rispetto al 2022 e oltre il 130% di più rispetto al 2021.
In base a questi numeri, riferendoci sempre all’Africa sub sahariana, anche se l’Italia accogliesse 1 milione di migranti ogni anno, la povertà nel mondo probabilmente continuerebbe ad aumentare. Ma molto probabilmente aumenterebbe anche in Italia, insomma ci ritroveremo ad essere importatori di povertà.
Senza contare che spesso gli immigrati son la parte giovane della popolazione, ovvero quella che restando nel proprio paese potrebbe dare una spinta significativa verso un cambiamento, la crescita e la diminuzione della povertà, oggi l’immigrazione non porta a nessun miglioramento.
“A Viso scoperto” va in onda tutte le sere, dal lunedì al venerdì, alle 23.00, in replica il giorno successivo alle ore 11.00 escluso il sabato mattina. Contatti: avisoscoperto@radioroma.it