Sciopero treni, ritardi e cancellazioni: Cub: “Adesioni al 70%”

Giornata di disagi per i treni anche alla stazione Termini per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da Cub trasporti e Sgb che protestano per un “rinnovo contrattuale di sicurezza, diritti, orari, salario che imposti diversamente la visione del lavoro e del servizio ferroviario”. Già nella mattinata si sono visti i primi ritardi, pochi minuti che però col passare delle ore sono diventati sempre più pesanti e le cancellazioni hanno iniziato ad apparire sui monitor dello scalo romano.

Sciopero treni, ritardi e cancellazioni: disagi anche a Termini

Lo sciopero di 24 ore, iniziato ieri sera alle 21, finirà alle 20.59 di oggi domenica 13 ottobre riguarda i lavoratori Fs, Trenord e Italo e secondo il sindacato potrebbe arrivare a un’adesione del 70%. Già alla vigilia della mobilitazione il gruppo Fs aveva avvertito che lo sciopero avrebbe potuto avere “un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Treni del Regionale di Trenitalia”.

L’agitazione sindacale inoltre può comportare modifiche al servizio anche dopo la conclusione dello sciopero. Decine comunque i treni garantiti, durante le 24 ore della protesta, da Trenitalia, tra Frecce e Intercity che continueranno a portare i passeggeri da un capo all’altro della penisola. Lo stesso anche per chi viaggia con Italo. 

Cub: “Stima adesioni al 70%”

L’adesione alla mobilitazione potrebbe arrivare al 70% in tutta Italia. Secondo il sindacato Cub trasporti si tratta di una stima, un dato empirico da confermare e che “non si riflette direttamente sul numero dei treni fermi che comunque sono alti”. Secondo quanto riporta l’Agi per il segretario nazionale della Cub Trasporti, Antonio Amoroso: “Stanno aderendo allo sciopero settori nevralgici che quando si fermano impongono la cancellazione dei treni perché non ci sono garanzie”. Per quanto riguarda Italo invece secondo il sindacato ci sono state poche cancellazioni.

Le motivazioni dello sciopero

Diritti, orario e salario ma soprattutto sicurezza tra le motivazioni dello sciopero indetto da Cub e Sgb. Per il sindacato “a essere chiamata in causa è l’organizzazione stessa del lavoro, sicurezza sul lavoro e sicurezza di esercizio non sono separabili. A dover cambiare è l’approccio alla sicurezza, deve cambiare il modo di lavorare e di concepire la manutenzione”.

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