L’erosione dà il colpo di grazia per le spiagge di Ostia già al lumicino da mesi. Le ultime mareggiate hanno messo ko gli arenili con cabine finite in mare e pezzi di legno e ferro disseminati sulla riva. Non una novità per il litorale romano, se non fosse che le cose stanno peggiorando. E’ scattata una nuova ordinanza che vieta passeggiate, bagni e pesca sul tratto di costa tra il Canale dei Pescatori e lo stabilimento Venezia.
Erosione Ostia, accesso vietato alle spiagge dal Venezia alla Vecchia Pineta
Dopo gli ultimi due sopralluoghi fatti nei giorni scorsi per verificare “le condizioni di pericolosità” la Capitaneria di Porto di Roma ha deciso di vietare il transito sulla battigia e la balneazione tra il Canale dei Pescatori e il Venezia, storico stabilimento di Ostia. Un tratto di arenile lungo circa un chilometro e mezzo che include anche gli stabilimenti Vecchia Pineta, Nuova Pineta, Pinetina, Hibiscus, Kursaal, Shilling e Sporting Club.
L’ordinanza della Capitaneria di Porto
L’ordinanza emanata n 132 dell’11 ottobre 2024 rimarrà in vigore fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Due i sopralluoghi effettuati dal personale della Guardia costiera: il primo lo scorso 9 ottobre e il secondo ieri. In entrambi i casi fari puntati sui danni da erosione alle strutture balneari, ma nelle verifiche fatte ieri è emerso che le condizioni di pericolosità sono tali da dover mettere in atto misure di interdizione del tratto di mare.
E’ scattato così il divieto di transitare e stazionare lungo la battigia per un’ampiezza di circa 20 metri. Niente passeggiate in riva al mare, ma neanche bagni, attività di immersione e di pesca nello specchio d’acqua del tratto interdetto fino a 50 metri dalla costa. Vietato inoltre l’uso di tavole, windsurf e altro e comunque di qualsiasi attività marittima in genere.
E non è la prima volta che Ostia si trova ad affrontare problemi di sicurezza legati all’erosione. Ad agosto infatti il tratto di bagnasciuga davanti al lido Miami Istat è stato interdetto dopo che una cabina è finita in mare per poi ritornare sulla spiaggia vicina dove è stata recuperata.