Fumogeni su via Cristoforo Colombo, striscioni e vernice lavabile sulla facciata del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Protesta questa mattina a Roma contro il ddl sicurezza. Un gruppo di attivisti della Rete no al ddl sicurezza con maschere di animali selvaggi ha bloccato la strada e srotolato uno striscione con scritto “no al ddl sicurezza”. Nel blitz è stata inoltre lanciata anche vernice lavabile sulla facciata del ministero.
Protesta a Roma contro il ddl sicurezza: fumogeni in strada e vernice sul ministero
Gli attivisti si sono posizionati sulle strisce pedonali all’altezza del civico 44 della Colombo, davanti al Ministero con uno striscione e fumogeni rossi che hanno momentaneamente bloccato il traffico. Quindi hanno lanciato della vernice rossa sul palazzo del dicastero. “Uomini donne bambini e bambine, panda, tigri e leonesse hanno ‘sanzionato’ con i colori della natura la facciata del Ministero e hanno protestato contro il ddl sicurezza e la svolta autoritaria di Meloni”, dicono gli attivisti della Rete no ddl sicurezza.
“Attiviste e attiviste, alcuni con maschere animali, hanno dato un primo segnale di opposizione al ‘decreto Ungheria’ e altre azioni seguiranno a Roma e nel Paese fino a che non verrà fermato il Disegno di Legge” hanno aggiunto chiudendo con lo slogan della protesta “Se voi fate il fascismo noi facciamo la Resistenza”.
La mobilitazione nazionale della Rete no ddl sicurezza
La protesta rientra nella mobilitazione nazionale di oggi 12 ottobre contro il ddl sicurezza del Governo Meloni “prima tappa di una campagna che vuole fermare il ‘Ddl sicurezza’ e la svolta autoritaria. Per rimettere al centro i temi dell’equità sociale, della pace e della giustizia sociale” dicono dalla Rete. Sempre a Roma ma nel VII Municipio sono stati attaccati degli striscioni firmati dal centro sociale Spartaco: “in dittatura non c’è sicurezza, no ddl 1660” e ancora “No al decreto sicurezza.. governo Meloni sei una munnezza” si legge sui manifesti.
“Il cammino parlamentare del cosiddetto ‘Pacchetto sicurezza’ – spiegano dalla Rete no ddl sicurezza – ha superato l’esame della Camera e ora la discussione dei 38 articoli che compongono il Disegno di Legge si sposta in Senato”. “Si tratta di una misura in linea con la cultura sempre più autoritaria del Governo Meloni, – proseguono gli attivisti – volta a colpevolizzare le figure giovanili protagoniste delle mobilitazioni per l’ambiente, restringere fino a impedire il campo di azione dei movimenti sociali e colpire il diritto allo sciopero nelle sue forme storiche; le forme che hanno costruito negli anni l’agibilità di lavoratori e lavoratrici e la stessa democrazia formale e sostanziale”.