Unione Inquilini contro il ddl sicurezza: “Chi occupa una casa per necessità è criminalizzato”
Ospite in collegamento: Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale “Unione Inquilini“
Il Ddl sicurezza continua a far discutere. Gli effetti si vedono anche (e soprattutto) nella Capitale dove, come è ormai noto, imperversa l’emergenza abitativa: non ci sono alloggi per tutti e, secondo l’ultimo rapporto della Caritas, 50mila famiglie sono in gravi difficoltà. E con il nuovo disegno di legge le cose potrebbero potenzialmente peggiorare: “Chi occupa una casa per necessità, è criminalizzato”, ha detto Unione Inquilini che ha lanciato un nuovo allarme.
Da diverso tempo, d’altronde, l’Unione ha sottolineato i possibili effetti del Ddl sul fronte abitativo: “Nel paese dell’emergenza, anche per la questione dell’abitare si è rincorsa per decenni la speculazione a danno dei diritti degli inquilini – spiegano – Ma questo governo ha superato l’asticella portando un cambiamento culturale non indifferente con il tramutare in furbetti coloro che avrebbero necessità di maggiori tutele, i poveri”.
A preoccupare sono soprattutto un punto: quali sono le conseguenze per gli sfrattati e per coloro che occupano un alloggio libero?
In occasione dell’audizione al Senato, il Presidente della Commissione Alberto Balboni, di FdI, è intervenuto per rassicurare che il testo non interverrebbe sugli sfratti e tanto meno sulle famiglie che occupano un alloggio libero: “La norma introdotta dall’articolo 10 del ddl in esame, articolo 634 bis penale, non si applica agli immobili sfitti. Agli immobili sfitti si continuerà ad applicare la normativa vigente articolo 633. Non si applica nemmeno senza alcun dubbio a chi è soggetto a sfratto l’articolo 634 bis nella sua formulazione, basta leggerlo, chi detiene l’immobile lo faccia con violenza o con minaccia. Quindi io capisco tutte le preoccupazioni Ma questi due aspetti penso che possiamo tranquillamente dire con chiarezza che sono infondati”.
Immediata la risposta della Segretaria nazionale Paoluzzi: “Una dichiarazione che rende evidenti le prime crepe in una maggioranza che alla Camera ha bocciato emendamenti che andavano in questa direzione. Quindi guardiamo con interesse ai lavori in Commissione Senato affinché il testo, in coerenza alle rassicurazioni del Presidente, venga subito modificato dalla maggioranza. Si espliciti, presentando e approvando apposito emendamento all’articolo 10 del ddl sicurezza, quanto dichiarato dal presidente della commissione affari costituzionali del Senato Balboni, che sancisca le sue affermazioni evitando interpretazioni successive”.