Roma può diventare “capitale dello smart working”? La proposta della Cgil per risolvere il problema traffico
Ospite in collegamento: Natale Di Cola, Segretario generale Cgil Roma e Lazio
Nella Roma dei mille cantieri, muoversi è praticamente impossibile. Romani – e non – impiegano ore e ore nel traffico, sia per recarsi a lavoro che per tornare a casa. Una fonte di stress non indifferente, ma anche una città letteralmente paralizzata. E così per non avere le strade intasate dalle auto e dai bus (stra)pieni arriva la “ricetta” della Cgil: incentivare lo smart working nelle pubbliche amministrazioni e nei privati.
Il sindacato, infatti, ha chiesto al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di far diventare la città la “Capitale dello smart working”. Il consigliere Pd Mariano Angelucci, presidente della commissione Turismo, ha invece presentato una mozione, sottoscritta dalla maggioranza, per incentivare le società partecipate, amministrazioni pubbliche e grandi aziende private a puntare sul lavoro agile.
Era stato proprio il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Natale di Cola, ad aver chiesto al sindaco Gualtieri di applicare il protocollo d’intesa per il “Giubileo del lavoro“: tra le iniziative,c’è l’impegno ad estendere e promuovere le giornate lavorative in smart working per il personale di Roma Capitale, tutte le sue aziende partecipate e della Città Metropolitana. Ma non è tutto: nel protocollo si è stabilito di preparare un calendario con i grandi eventi del Giubileo e, per quelle giornate, lasciare più persone possibile a lavorare da casa.
Sono oltre 45.000 i dipendenti del Comune di Roma e delle società partecipate: “Molti di loro svolgono mansioni compatibili con lo smart working – ha detto Di Cola – in modo particolare il personale amministrativo, ad esempio nelle partecipate del Comune sono quasi 3 mila i dipendenti che potrebbero evitare di recarsi tutti i giorni in ufficio per lavorare ed altri 9 mila per il solo Comune di Roma”.
Se ne era già parlato nel 2023, leggi qui.
Potrebbe essere questa la soluzione (provvisoria) per l’incubo traffico? Intanto, il lavoro agile è visto con attenzione anche per combattere la fuga dal settore delle PA: l’idea è quella di incentivare lo smart working per i neoassunti, con l’obiettivo non solo di rendere il lavoro più “allettante” ma anche di non sguarnire i posti.