Era presente anche la premier Giorgia Meloni stamane alle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Israele al Ghetto per commemorare le vittime dell’attacco di Hamas di un anno fa, che ha provocato oltre 1.200 morti. Un’altra giornata delicata sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico, dopo gli scontri di sabato pomeriggio a piazzale Ostiense alla manifestazione abusiva dei pro Palestina, con le violenze contro le forze dell’ordine con 34 feriti fra gli agenti in piazza. Gli agenti prima della manifestazione hanno identificato 1.600 persone, sono stati firmati 51 fogli di via e 200 persone sono state allontanate.
Anche oggi quindi, vista la delicatezza dell’evento in questione, è stato rinforzato il livello di vigilanza su uno dei principali obiettivi ebraici fra i 205 in tutta Italia, compresi quelli israeliani. Da stamane la zona della Sinagoga e le strade vicine sono inaccessibili, in campo oltre alla polizia di Stato anche l’intelligence, sia italiana sia israeliana. Ci sono state interruzioni della circolazione stradale durante gli spostamenti dei vari cortei di auto, sia quello della premier sia del personale diplomatico di Tel Aviv e delle personalità che hanno preso parte alla cerimonia. Sensibilizzata anche la sicurezza su altri luoghi inseriti fra i 400 principali obiettivi sensibili sui circa 4mila complessivi solo nella Capitale e in provincia.