Un agente della polizia penitenziaria, in servizio presso il carcere di Regina Coeli, è stato arrestato con l’accusa di peculato. L’uomo, incaricato della vigilanza delle operazioni di carico e scarico dei beni destinati ai detenuti, avrebbe sottratto derrate alimentari per un valore di circa mille euro. Questi prodotti, che comprendevano tonno, formaggio, mortadella, bevande e olio, erano destinati al vitto e sopravvitto dei reclusi, ma sarebbero stati rivenduti a commercianti locali. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Trastevere su disposizione della Procura di Roma. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per l’agente l’obbligo di dimora e la sospensione dal servizio.
Le accuse contro l’agente penitenziario di Regina Coeli
L’inchiesta che ha portato all’arresto dell’agente impiegato a Regina Coeli è stata condotta dai pubblici ministeri del gruppo pubblica amministrazione della Procura di Roma. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, grazie al suo incarico che gli consentiva di accedere quotidianamente al magazzino del carcere, si sarebbe appropriato di beni alimentari destinati ai detenuti.
In particolare, l’agente avrebbe utilizzato un trasportatore per caricare la merce su un veicolo privato, che poi sarebbe stata scaricata nella propria auto. I prodotti sottratti comprendevano derrate di uso comune, come tonno, formaggio, mortadella e bevande, che venivano poi rivendute a titolari di bar e negozi della zona.
L’operazione dei carabinieri e la convalida dell’arresto
L’arresto dell’agente di Regina Coeli è avvenuto grazie all’intervento dei carabinieri della compagnia di Trastevere, su richiesta della Procura di Roma, che ha chiesto e ottenuto la convalida dell’arresto. Il valore complessivo delle derrate sottratte è stato stimato in circa mille euro.
L’inchiesta ha confermato che l’agente, sfruttando la sua posizione di fiducia all’interno dell’istituto penitenziario, aveva un facile accesso alla merce custodita nel magazzino, riuscendo a farla uscire senza destare sospetti.
Provvedimenti giudiziari
A seguito dell’udienza che si è tenuta in mattinata, il giudice ha convalidato l’arresto dell’agente e ha disposto misure restrittive.
Tra i provvedimenti adottati vi sono l’obbligo di dimora, che impedirà all’uomo di lasciare la propria residenza senza autorizzazione, e la sospensione immediata dal servizio.