La giornata di caos è partita alle 6,30, a causa di un guasto che ha causato il blocco delle stazioni di Termini e Tiburtina, a Roma. La circolazione dei treni è ripresa gradualmente intorno alle 9.30 circa, ma ritardi di ore e cancellazioni, oltre 100, hanno coinvolto l’intera rete ferroviaria italiana per tutta la giornata.
Trenitalia ha comunicato «una disconnessione degli impianti, aggiornando di ora in ora la lista dei treni cancellati. Dopo l’intervento dei tecnici di Rfi la circolazione ferroviaria è ripresa, seppure a rilento, dalle 9,30. Stefano Antonio Donnarumma, ad e direttore generale del gruppo Fs, ha spiegato che «A causa del guasto alla linea di alimentazione elettrica del nodo ferroviario di Roma, evento a dire il vero piuttosto raro su cui sono in corso approfondimenti tecnici, i colleghi di Rfi e Trenitalia si sono mobilitati tempestivamente ed in forze per affrontare le criticità e gli impatti sul traffico ferroviario». Tra le ipotesi delle cause dietro un blocco così massiccio si era fatta largo quella di un attacco hacker. Ma durante la conferenza stampa tenuta nella mattinata dall’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, l’ipotesi è stata smentita. Si segue piuttosto la pista anarchica.