A che punto è Roma per il Giubileo? Questo evento sta stravolgendo il volto della Capitale e a Non solo Roma si è voluto fare il punto sulla condizione dei cantieri che stanno proseguendo a gran velocità.
Tra rifacimenti del manto stradale, di strutture che accoglieranno i pellegrini, di monumenti, di metro e reti tranviarie non si fa difficoltà ad affermare che Roma sia un vero e proprio cantiere. Spesso questo diventa anche fonte di disagio per i romani, e non, che costantemente vivono la città nei suoi pregi e nei suoi difetti. Anche se i lavori da portare avanti sono molti in termini quantitativi, tale circostanza non può far passare in secondo piano un fattore centrale nello svolgimento delle proprie attività, ossia la sicurezza sul lavoro. Tale argomento è stato al centro dell’incontro avvenuto venerdì scorso in Campidoglio tra il sindaco Roberto Gualtieri, i rappresentanti dei lavoratori e dei soggetti attuatori, incontro in cui si è deciso che ogni soggetto attuatore dei cantieri del Giubileo avrà una figura responsabile per il monitoraggio del rispetto del protocollo sul lavoro sottoscritto con i sindacati e le imprese.
Giubileo, Tra cantieri e sicurezza
La questione è stata approfondita in collegamento con Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl Roma, il quale ha specificato come non sia possibile lasciare sullo sfondo tutte le regole di prevenzione alla base dell’attività lavorativa. “L’incontro che c’è stato venerdì è stato a nostro avviso utile e soprattutto necessario. Forse è un incontro che avremmo dovuto espletare qualche mese fa perché noi ci troviamo di fronte ad una situazione che incarna una serie di difficoltà a livello territoriale incredibili.” Novità assoluta è proprio quella dell’introduzione di figure professionali che possano difendere quei protocolli di sicurezza da rispettare, tutelando così il lavoratore stesso e i tempi da rispettare. La lista degli eventi e dei lavori è ben definita, ma da più parti – politiche e non – ci si domanda se la Capitale, a circa 90 giorni dalla data, sarà pronta ad accogliere un numero così vasto di pellegrini, ma tutto gira attorno a come stanno procedendo i lavori.
“Noi facciamo il tifo per Roma, facciamo il tifo per la struttura commissariale perché la nostra priorità è quella di chiudere i lavori in tempi certi e in sicurezza, però c’è un dato dal quale noi dobbiamo partire: noi non possiamo non affidarci alle parole di questi giorni del commissario dove loro palesano giustamente la loro punto di vista una certezza nei tempi di consegna, mentre noi, come osservatorio dei cantieri, possiamo palesare qualche dubbio e qualche difficoltà nella reale concretizzazione di tutti i lavori.” Probabilmente non verranno completati tutti quelli in cantiere, ma il dato che preoccupa ancor di più è che “manca comunicazione su quelle che sono tutte le informazioni che noi riusciamo ad ottenere – racconta ancora Capobianco di Filca-Cisl Roma – in seno all’attuazione dei cantieri e alla fine dei cantieri.” Per cui, le uniche informazioni che si riescono ad ottenere sono quelle che, a fatica, l’osservatorio ricava dalla sua costante elaborazione e il suo monitoraggio dei cantieri.