Lo scalo di Roma Ciampino nel 2023 ha registrato il record di arrivi e partenze con 6.299 voli, posizionandosi al sesto posto in Europa. A comunicare i dati è un report ambientale di Greenpeace, che lancia al contempo un allarme, visto che i voli privati alimentano un turismo insostenibile da un punto di vista ambientale e sociale.
Lo studio commissionato da Greenpeace Europa centro-orientale (Cee) e realizzato da T3 Transportation Think Tank, ha calcolato un totale complessivo europeo di oltre 117 mila voli verso 45 destinazioni di lusso nel corso del 2023, responsabili di più di 520 mila tonnellate di CO₂, pari a quelle emesse in media da più di 250 mila auto a benzina o diesel in un intero anno.
L’Italia è al terzo posto in Europa dopo Francia e Spagna, con più di 17 mila voli privati nel 2023 (circa il 15% del totale). Questi voli hanno prodotto emissioni di CO₂ pari a quelle causate in un anno da 50 mila auto a motore endotermico.
Greenpeace Italia, in una nota, afferma che “Questi voli privati sono un lusso che non possiamo più permetterci, non solo per i loro impatti climatici e ambientali, ma anche perché inaspriscono le disuguaglianze, lasciando che sia la maggioranza delle persone a pagare per le gravi conseguenze causate dai privilegi di pochi”. Per questo Greenpeace chiede il divieto dei jet privati e al tempo stesso l’introduzione di meccanismi redistributivi in Europa, come una tassa sulla ricchezza per i miliardari, che non solo contribuiscano alla giustizia climatica, ma possano anche aiutare a finanziare una mobilità più economica, sostenibile e accessibile per tutti.