“Io penso positivo, perchè son vivo e finchè son vivo. Niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare…”. Questi i primi versi di una delle hit più ritmate e frizzanti del 1994. Targata Jovanotti, la canzone divenne non solo un successo dal punto di vista del sound, ma sopratutto per l’importanza del testo, che cercò di evidenziare diverse contraddizioni sociali, accompagnate però da un messaggio positivo.
La Dottoressa Danyla De Vincentiis, evidenziando proprio questi versi, afferma che: “L’espressione ‘pensare positivo’, potrebbe sembrare quella tipica frase fatta, banale, che qualcuno dice tanto per dire. In realtà, i nostri pensieri ci influenzano. Pensare in maniera positiva nella nostra vita, va ad influenzare i comportamenti che noi assumiamo quotidianamente e così vale quando pensiamo negativo: automaticamente arriviamo ad essere più sopraffatti, tristi e demotivati”.
La nostra mente…per l’appunto, “mente”, perchè viene influenzata da noi e dai nostri pensieri su quella che è la realtà che ci circonda. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: Come mai tendiamo a ricadere spesso negli stesi errori? “C’è da dire che noi ci creiamo degli schemi mentali su cui agiamo e su cui ci adattiamo. Cerchiamo delle vere ’comfort zone’, in cui stiamo bene. Per cui, anche se ci stiamo facendo del male, noi conosciamo quel meccanismo che ci aiuta a vivere quella situazione e quindi la reiteriamo…”
La soluzione e gli strumenti del cambiamento: consapevolezza, ragionamento e ascolto
Secondo quanto proposto in esame dalla parent coach quindi, per provare, anche solo per tentare qualcosa di diverso, dobbiamo necessariamente “fare” qualcosa di diverso. “Bisogna interrompere quello schema mentale e comportamentale, per poi attuare delle nuove modalità. Spesso e volentieri il nostro cervello però ce lo rifiuta..” boicottando così, la possibilità di cambiamento, data la condizione imposta fino a prima della consapevolezza.
L’importanza di saper ragionare pertanto, è il primo passo verso la soluzione. “Se noi riuscissimo a non abbandonare mai il nostro pensiero critico, a non abbandonare mai la nostra messa in discussione di comportamenti che ci fanno stare male… ci prendessimo cura delle nostre emozioni negative e capissimo dove ci portano quelle positive, sicuramente inizieremo a condurre i passi giusti verso ciò che ci fa stare bene!”