Ordine dei medici: “il braccio armato della politica”
L’Ordine dei medici ha dimostrato di essere completamente asservito al potere politico e a quello delle multinazionali. “Il braccio armato della politica” fu l’espressione che utilizzò il dottor Mariano Amici per etichettare l’operato dei diversi consigli provinciali dell’ente di rappresentanza dei camici bianchi. Gli Ordini emanarono provvedimenti disciplinari nei confronti dei professionisti che curarono, in scienza e coscienza, i loro pazienti, non seguendo protocolli errati come quello “Tachipirina e vigile attesa”.
Per non parlare di coloro che espressero pubblicamente critiche e dubbi nei confronti dei cosiddetti vaccini Covid! Non sottostando all’obbligo vaccinale, nei loro confronti scattò implacabile la sospensione o la radiazione.
L’Ordine avallò acriticamente l’obbligo del vaccino, introdotto dal governo Draghi con decreto legge 44 del 2021, nonostante fosse chiaro e ben noto sin dall’inizio che i preparati delle multinazionali farmaceutiche non avrebbe impedito la diffusione dei contagi. Recentemente anche l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco), su richiesta dell’associazione “Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico“, ha dovuto riconoscere questa innegabile verità: nessun vaccino è stato preparato per impedire la trasmissione del contagio. Del resto le stesse multinazionali avevano chiarito questo punto nelle schede tecniche dei farmaci.
La Carta di Siena e la lista Ippocrate
Alla luce di questa gestione (definita da alcuni commentatori come criminale) un gruppo di medici ha redatto un documento, noto con il nome di Carta di Siena, in cui si chiede il ripristino dell’etica e della deontologia professionale, invitando tutti i colleghi a sfiduciare i vertici dei vari Consigli provinciali dell’Ordine, responsabili delle gravi violazioni e delle imposizioni illegittime perpetrate durante il periodo della pandemia. I promotori della Carta di Siena hanno lanciato l’appello a votare, alle prossime elezioni ordinistiche, liste e candidati non allineati a questo status quo.
In rottura con la gestione dell’Ordine si è presentata la lista Ippocrate, proponendo un programma di radicale rinnovamento.
Il sistema truffa
A “Camelot – una Tavola Rotonda per la Verità” il dottor Daniele Giovanardi (già primario dell’ospedale di Modena) ha spiegato come questi organi siano gestiti sempre dalle stesse persone, attraverso strette e discutibili relazioni con i sindacati e come il sistema elettorale sia iniquo e non democratico. La lista che prende più voti numerici si accaparra tutti i consiglieri, senza che ci sia alcuna possibilità di opposizione all’interno di questi enti.
“Si può essere un medico molto amato in una provincia o città ed avere mille voti all’interno di una lista, se però l’altra lista concorrente prende più voti e nel suo complesso, ad esempio, arriva millecinquecento voti, divisi, però, tra diversi candidati, il primo medico, pur godendo di ampio consenso e stima, non avrà alcuna possibilità di essere eletto in Consiglio, neppure come oppositore. È una truffa“, ha commentato Giovanardi nel corso della tavola rotonda di Camelot.