Roma, 4 rapine in pochi mesi: preso l’incubo delle aree di servizio sul Gra

Ha un volto il rapinatore seriale che ha messo a segno almeno 4 rapine in pochi mesi a Roma. I colpi in serie nelle aree di servizio sul Gra, sempre armato di coltello, pronto a minacciare il dipendente di turno per farsi consegnare l’incasso e pacchetti di sigarette. Dopo mesi di indagini la polizia è riuscita ad individuare il responsabile. Si tratta di un 24enne romano che nel frattempo era finito in carcere per altri reati.

Roma, 4 rapine in pochi mesi: preso l’incubo delle aree di servizio sul Gra

Gli agenti della Polizia Stradale di Settebagni, sono arrivati a individuare il presunto rapinatore dopo una articolata indagine durata 8 mesi e, grazie anche all’acquisizione delle immagini delle telecamere e specifici servizi di osservazione. L’uomo, era diventato l’incubo dei punti ristoro presenti nelle aree di servizio Selva Candida esterna ed interna del Grande Raccordo Anulare.

Almeno 4 le rapine messe a segno tra febbraio e maggio di quest’anno e sempre con le stesse modalità. Secondo quanto ricostruito, il giovane arrivava sul posto nella tarda serata o nelle primissime ore del mattino. A quel punto scattava il “sopralluogo” e dopo aver verificato che all’interno dei locali non vi fossero clienti, entrava in azione. Coltello in pugno si avvicinava all’addetto alla cassa dell’attività minacciandolo per farsi consegnare i soldi e anche i tabacchi.

Al rapinatore, detenuto attualmente per altri reati, gli agenti hanno notificato, su richiesta della Procura, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma. L’attività investigativa prosegue al fine di identificare i responsabili di altre rapine effettuate presso le aree di servizio del Grande Raccordo Anulare.

Tatuaggio incastra rapinatori dell’ufficio postale

Era invece l’ufficio postale di via Grottarossa a Roma, l’obiettivo di due banditi arrestati nelle scorse ore dai carabinieri. I due armati di pistola dopo aver rinchiuso i dipendenti negli uffici, hanno costretto il direttore ad aprire la cassaforte per prendere i soldi. Due colpi a distanza di 5 mesi l’uno dall’altro – il primo a novembre 2023 e poi ad aprile di quest’anno – che gli hanno fruttato un totale di circa 300mila euro.

Fondamentale nelle indagini l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che ha permesso di documentare la dinamica delle rapine ed acquisire elementi indiziari a carico dei due malviventi. Un dettaglio non è sfuggito agli investigatori: un tatuaggio che uno dei due indiziati ha fra il pollice e l’indice della mano sinistra e che ha portato alla sua identificazione.

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