“Nessuno escluso”, al Rebibbia femminile arriva la Costituzione
Ospite in collegamento: Sofia Antonelli, Ricercatrice “Associazione Antigone”
Nelle nostre carceri non ci sono solo emergenze, rivolte, carenza di personale e sovraffollamento; (r)esistono ancora i principi cardine della detenzione: la rieducazione e il reinserimento in società.
Nell’istituto penitenziario femminile di Rebibbia, a Roma, è partito “Nessuno escluso“: si tratta di un programma nazionale finalizzato a sensibilizzare la comunità penitenziaria sulla cultura giuridica e costituzionale, curato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, Giuffrè Francis Lefebvre e Associazione Antigone. Alla presentazione, svoltasi il 17 settembre scorso, è stato invitato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Il progetto “Nessuno escluso” è concepito per supportare la riabilitazione sociale dei detenuti e promuovere l’accesso alla cultura giuridica. Giuffrè Francis Lefebvre e ANTIGONE forniranno risorse culturali e editoriali, istituendo corner all’interno degli istituti penitenziari. Questi spazi saranno dedicati alla formazione e informazione, ospitando incontri con docenti universitari, magistrati e rappresentanti delle istituzioni.
Il progetto prevede cinque incontri per ogni carcere, con lezioni frontali su temi costituzionali rilevanti come la pena, la rieducazione, l’uguaglianza, la dignità umana e la solidarietà. Gli incontri sono progettati per fornire ai detenuti conoscenze che possano facilitare la loro comprensione del sistema giudiziario italiano e promuovere una partecipazione attiva nel loro percorso di reinserimento sociale.