È sempre stato un elemento divisivo, fin dalla sua candidatura come europarlamentare nella Lega il generale Roberto Vannacci, atteso giovedì a Viterbo per essere intervistato dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte. E la città si spacca. Da una parte la neonata associazione «Noi con Vannacci» annuncia la sua costituzione mercoledì pomeriggio al centro sportivo Bullicame, dall’altra l’Arci e altre associazioni del territorio della Tuscia annunciano battaglia con manifestazioni e slogan in occasione del suo arrivo in città, con un corteo organizzato proprio per giovedì alle 18.30 a piazza Delle Erbe, nel centro storico del capoluogo.
In un comunicato scrivono: “Sentiamo l’impellente necessità di dimostrare alla nostra città che esiste altro oltre alla retorica omofoba, sessista, razzista e abilista che imperversa da soggetti sempre più presenti sulla scena viterbese. Giovedì ci ritroveremo per ribadire che la nostra città deve essere un luogo aperto e sicuro per tutte e tutti al di là del genere, dell’orientamento sessuale, dell’etnia e del proprio stato psicofisico. Dove i movimenti di ispirazione fascista non possono essere tollerati e esiste una società civile che considera le diversità non come una minaccia ma come un bene prezioso da tutelare e da cui imparare. Invitiamo tutti gli enti, le associazioni e i privati cittadini, che come noi vogliono una città in cui non ci sia spazio per l’odio e le discriminazioni, a raggiungerci e ad accendere una luce”.
Insomma, il clima che si preannuncia per l’arrivo del generale Vannacci a Viterbo non è certo dei migliori.